2084

Quattro cifre che racchiudono un mondo di significati. A prima vista potrà sembrare la versione attualizzata del famosissimo libro di George Orwell e, in effetti, entrambi sono esempi di distopia.

2084. La fine del mondo è un romanzo forte che si aggiunge ai numerosi libri che fanno parte delle voci delle Anime arabe del Salone del Libro 2016.

In Francia e in Algeria, Paese d’origine dell’autore, Boualem Sansal, il libro ha raggiunto un successo incredibile benchè il tema trattato, data la sua attualità, sia piuttosto rischioso.

La fine del mondo: già questo sottotitolo tende a spaventare il lettore. Ma la fine del mondo è veramente così vicina? Boualem Sansal risponde in modo molto schietto “sì, sicuramente.” Lo scrittore spiega, infatti, che ormai, a causa della globalizzazione, non si capisca più quale sia il nostro territorio, la nostra lingua e chi detenga il potere. E’ proprio a causa di questo motivo che una religione come l’Islam è riuscita a diffondersi in maniera sempre più consistente, scindendosi in diverse correnti di pensiero, tra cui una radicale che incolpa l’Occidente dell’attuale povertà e che ha dato inizio ad una vera e propria conquista religiosa.

“Cosa può fermare i fondamentalisti?” questa è la domanda che è sorta spontaneamente a Cesare Martinetti, l’intervistatore.

Boualem Sansal risponde che è inutile cercare di contrastare la violenza opponendosi ad essa con la forza, ma che bisogna riuscire a rivolgersi alle istituzioni, perché i veri colpevoli non sono quegli uomini che uccidono in nome di una religione, sono coloro che danno loro i mezzi per farlo.

Ines Ammirati, Lorenzo Lo Verso

Liceo Ariosto