Il giorno 19 maggio 2017 al Salone del Libro si è tenuta la conferenza per celebrare il centenario del primo volo postale italiano. L’incontro si è aperto con l’intervento di Angelo Moriondo, presidente dell’Associazione Aero Club Torino, che ha raccontato gli avvenimenti precedenti questo evento storico: Ottorino Pomilio, imprenditore, che dopo aver lasciato l’esercito fondò un’azienda aeronautica, collaborando con Corradino D’Ascanio, inventore della Vespa. L’impresa fu guidata da Mario De Bernardi, capo collaudatore degli aerei Pomilio, conosciuto per aver superato per primo i 500 km/h di velocità in volo. La partenza era prevista per il giorno 20 maggio 1917, ma a causa delle cattive condizioni meteorologiche fu posticipato al 22 maggio. Così alle 11.19 partì da Torino il volo che dopo 4 ore e 3 minuti arrivò a Roma. E’ intervenuto poi Maurizio Assalto, giornalista de La Stampa, che ha riportato ogni primato appartenente al Giornale. Dopo di lui ha parlato Federica Albanesi, direttrice dell’archivio storico delle Poste Italiane, che ha sottolineato il risvolto che ha portato questo evento. Infatti fino a quel momento la comunicazione postale avveniva in 7 giorni come minimo, che per quel periodo, ovvero la Prima Guerra Mondiale, era un tempo troppo lungo. L’importanza di questa innovazione per le persone del tempo è stata raccontata attraverso un aneddoto: il sindaco di Lavagna decise di chiudere tutte le scuole del paese per permettere a tutti i ragazzi di osservare da vicino la partenza dell’aereo che a causa di un incidente aveva fatto sosta lì. Giancarlo Martignone, direttore commerciale della divisione antiquariale Bolaffi, ci ha fornito curiosità riguardo ai francobolli e ha spiegato come già con le tavolette dei Sumeri ci fosse il desiderio dell’uomo di “comunicare tra i popoli, superando le dimensioni”. Ha proseguito la conferenza Roberto Gottardi, presidente A.I.D.A., raccontando gli imprevisti e i disguidi di questo viaggio tanto atteso. Ha poi concluso Angelo Moriondo che ha illustrato l’evento che si terrà sabato 20 maggio in via Roma a Torino per festeggiare il centenario: verrà esposto un velivolo SV4C, simile a quello originale.
Alla fine dell’incontro c’è stata la possibilità di soddisfare qualche curiosità, intervistando Federica Albanesi.
Qual è stata l’influenza della posta aerea sulle comunicazioni odierne? “Possiamo dire nulla. Il mondo di oggi è istantaneo, veloce. Le editorie però utilizzano ancora il sistema di comunicazione per via aerea”.
Perché il ’73 si può considerare il termine della posta aerea? “In quell’anno non è finita in realtà, ma a causa delle nuove tecnologie ha avuto un rapido e impressionante decadimento”.
Elisa Ferro, Beatrice Diana
Liceo Classico Vittorio Alfieri
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