“Nient’altro che la verità“, questo il titolo dell’ultimo libro pubblicato dal celebre magistrato Gian Carlo Caselli, che viene presentato oggi, lunedì 16 maggio, durante l’ultima giornata del Salone Internazionale del Libro di Torino 2016.
Introdotto da Ettore Boffano, vicedirettore de “Il Fatto Quotidiano”, e ironizzato da Marcello Maddalena, magistrato italiano, Caselli, per prima cosa, ringrazia la sua famiglia. Un sentito riconoscimento alla moglie e ai figli, che hanno vissuto con lui 10 anni di antiterrorismo e i successivi sette di antimafia, sempre accompagnati da una scorta, diventata con il tempo parte costituente della famiglia. E’ per ringraziare loro che ha scritto il libro, loro e la scorta palermitana senza la quale i Caselli potevano permettersi solo di respirare in libertà.
Come spiega Boffano, il romanzo del magistrato è “antico”, perché ideato e iniziato nell’altro secolo, nel corso degli anni ’60, quando Caselli intraprende la carriera magistrale. Ed è proprio questo il tema centrale: la riflessione riguardo quanto sia difficile il mestiere del magistrato e in particolare sulle numerose battaglie che l’ex Procuratore nazionale antimafia ha combattuto.
Questa grande personalità ha dedicato la sua intera vita a combattere le mafie e le varie forme di crimine organizzato, decidendo di prendere una forte posizione in un periodo molto difficile per la nazione intera, subito dopo l’assassinio dei giudici Falcone e Borsellino.
Caselli afferma che, se dovesse tornare indietro nella sua vita, sceglierebbe di intraprendere la stessa via che l’ha portato al raggiungimento di una tale carriera: nonostante le difficoltà e le diverse minacce ricevute, il magistrato è fermamente convinto che si possa cambiare la situazione attuale e che combattere la mafia sia sempre necessario.
Questo è un ottimo esempio, tutto italiano, di come perseguire le proprie convinzioni sia fondamentale e di come ci siano persone che mettono la loro vita in gioco per salvare quelle degli altri.
Anna Civalleri, Luca Castagno – Liceo Alfieri
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