Torino, come ogni provincia italiana, convive con il caos generale. Questo caos si trova nelle strade e nelle piazze eccetto in un determinato periodo dell’anno, il periodo in cui si tiene Il Salone internazionale del Libro. Infatti in questo arco di tempo l’afflusso maggiore di persone si concentra all’interno del Lingotto, dividendosi tra conferenze, incontri o perdendosi nei banchi colmi di libri. E chi anche solo una volta ha preso parte a quest’evento sa quanto sia facile perdersi nella confusione generale, tra famiglie, scolaresche e ospiti. In questa realtà confusionaria, alla trentesima edizione del Salone viene offerta ai visitatori, per la prima volta, un’opportunità di evasione da questo caos vissuto tutto insieme. Quest’iniziativa, che si trova nel padiglione uno della struttura, è chiamata Isola del Silenzio. E’ una struttura di legno ideata dall’architetto Alessio Battistella in collaborazione con l’associazione Letteratura Rinnovabile. E’ formata da pannelli fonoassorbenti che hanno come scopo di “accedere a 10 minuti di una delle risorse più sacre al mondo: il silenzio”. Così è citato sulla banconota che distribuiscono all’ingresso della struttura. 10 minuti ben spesi.
Rebecca De Bortoli. Liceo classico Vittorio Alfieri
Un grande ringraziamento alla giovane giornalista De Bortoli Rebecca che, assieme all’ausilio del press team del Bookblog, ha saputo restituire un’attenta e sensibile analisi dello Spazio del Silenzio.