“Il Salone del Libro EXTRA si sta concludendo con una maratona di artisti dedicata alle vittime del COVID-19, alle loro famiglie, ai medici, agli infermieri, a tutti coloro che lottano contro questa malattia e al futuro di tutti noi” esordisce così Nicola Lagioia, sotto alla torre dei libri di Confino.
A dar inizio alla lunga maratona c’è la poesia. “La poesia è forse l’unica che sa dialogare con il presente, solo la poesia sa dar voce all’inspiegabile, sa dare apertura, profondità e comprensione al nostro sguardo. Talvolta la poesia ha anche il potere di consolarci”. Queste le parole di una delle figure storiche del SalTo, Marco Pautasso, che affianca Lagioia in questa serata.
Pautasso ha presentato la poetessa e scrittrice italiana Mariangela Gualtieri, che, con voce struggente, ha interpretato la sua poesia 9 MARZO 2020. La poesia è stata scritta dalla poetessa agli inizi della quarantena, quando la popolazione italiana era impaurita, spaesata e angosciata dalla situazione drammatica, è stata pubblicata sulla rivista culturale online Doppiozero ed è poi diventata virale. Con parole semplici è riuscita a cogliere e rappresentare gli stati d’animo di un’intera nazione.
La voce e le parole della Gualtieri sono state profondamente emozionanti e mi hanno portato a riflettere. In questo periodo abbiamo imparato ad apprezzare le piccole cose, che col caos quotidiano spesso ignoravamo; abbiamo imparato a stare vicini pur essendo lontani, come ha fatto il SalTo con questa edizione straordinaria che ha coinvolto tutti noi fedeli visitatori che ogni anno attendiamo con ansia maggio per poter prendere parte alla più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria. Mi è sembrato di essere lì, nel padiglione 1, nel suono del silenzio, ma ancora una volta al Salone.

Mariangela Clemente, Liceo Poerio (Foggia)