Protagoniste dell’incontro di oggi a Piazza di Spagna che verte sull’emancipazione delle donne sono Emma Bonino, vicepresidente del Senato e uno dei maggiori rappresentati del radicalismo liberale; Giovanna Pentenero, consigliera regionale tra le file del Partito Democratico; Jimenez Becerril, europarlamentare del gruppo popolare; Mercedes Cabrera, ministra dell’Educazione, delle Politiche Sociali e dello Sport e deputata della Corte Generale di Madrid.

L’emancipazione della donna e i movimenti femministi sono strettamente legati al contesto sociale e politico di ogni Stato. In Italia come in Spagna, la donna abbandona il focolare domestico per combattere contro fascisti e franchisti rendendo fondamentale e significativa la sua presenza, la quale tutt’oggi non viene doverosamente riconosciuta dalla storiografia, dalla sociologia e dalla politica.

Il raggiungimento di un sistema democratico costituzionale comporta l’avvio di un processo di emancipazione della donna, il quale nel corso degli anni viene rafforzato dai movimenti femministi sia in Italia che in Spagna. Questo avviene però con uno scarto temporale definito da Emma Bonino ‘salto generazionale’ poiché le donne spagnole si attivano una decina di anni più tardi di quelle del nostro Paese a causa del prolungarsi della dittatura franchista fino al secondo ‘900. Analogamente questo fenomeno lo abbiamo visto ripetersi durante la ‘Primavera Araba’ con un salto generazionale ulteriore.

Nonostante questo, proprio durante periodi di crisi come quelli che stanno attraversando Italia e Spagna, si accentua il divario tra uomini e donne, le quali sono costrette con il loro lavoro a sopperire alla mancanza di ammortizzatori e servizi sociali. Valorizzare il protagonismo femminile potrebbe costituire uno dei più efficaci modi per uscire dalla crisi: “Proteggeteci di meno e rispettateci di più!”.

Aguiari Irina, Partiti Silvia, Pirazzini Cristina

Liceo classico Ludovico Ariosto, Ferrara