Una conferenza all’insegna del futuro, mirata a spingere i giovani a leggere nuove forme di narrazione, veloci e innovative, in un mondo frenetico, in cui non si ha più il tempo a disposizione. Questo ci raccontano Marco Bardazzi, Anna Masera e Giuseppe Granieri, esperti di queste nuove forme di comunicazione. Bardazzi sottolinea la differenza esistente tra l’ebook e il libro di carta o l’articolo di giornale: esso infatti non prevede l’obbligo di scrivere un determinato numero di pagine o battute, ma dà la possibilità di esprimere le idee alla loro lunghezza naturale. Ciò permette al lettore di avere una visione nuova e di condurre anche una lettura rilassata. Tuttavia il mercato dell’ebook deve ancora evolversi, perchè ora i contenuti dei libri sono bloccati, la lettura avviene individualmente e non c’è la possibilità di condivisione sui social network. Bisogna perciò ridimensionare la cultura digitale, trovando un formato che si adatta a qualsiasi piattaforma digitale. Gli elementi che questo nuovo tipo di informazione potrebbe offrire sono: un nuovo metodo giornalistico che permetterà di raggiungere una maggiore compattezza di informazioni rispetto alla frammentarietà attuale; testimoni più esperti che possono raccontare la realtà, fornendo nuove chiavi di lettura; credibilità, fondamentale nel mondo digitale. E’ fondamentale per il giornalismo inserirsi in questo universo tecnologico e adeguarsi alla nuova realtà. L’ebook è un altro elemento che rivoluzionerà il nostro sistema di comunicazione.

Giorgia Gremo, Giorgia Gambino, Veronica Garrone

 

Per problemi tecnici, ora l’intervista “scritta” a Marco Bardazzi:

Domanda: Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’ebook rispetto ad un libro tradizionale e il libro è davvero insostituibile come alcuni pensano?

Risposta: Io penso che il libro sia insostituibile, nel senso che non spariranno i libri di carta, come non spariranno i giornali di carta. Stiamo sviluppando nuove piattaforme digitali. E’ un momento estremamente interessante per il giornalismo perchè i nostri contenuti giornalistici, ciò che sappiamo fare meglio, e cioè raccontare la realtà, con le testimonianze basate anche sull’esperienza, hanno possibilità oggi di basarsi anche su nuove piattaforme digitali, come per esempio l’ebook che noi troviamo estremamente interessante.

D.: Secondo lei a che pubblico si rivolgono queste nuove tecnologie, visto che sono difficili da utilizzare per i più anziani?

R.: Queste nuove tecnologie si rivolgono ad un pubblico ricchissimo, che sempre più comprerà per esempio i tablet e le tavolette elettroniche, con cui fare tante cose nella vita, e quindi anche leggere dei libri. Perciò il pubblico di queste nuove piattaforme digitali che si sta creando è il pubblico che sta crescendo in questo settore, il settore dei tablet in particolare. Quindi non lo limiterei ad una fascia d’età, diciamo che saranno gli stessi strumenti a trovare il proprio pubblico, come internet col tempo se lo è creato.

D.: Secondo lei lo sviluppo di queste nuove tecnologie andrà sempre evolvendosi?

R.: Assolutamente sì, è sarà molto interessante soprattutto per noi, per esempio, che lavoriamo nei giornali, riuscire a seguire le evoluzioni tecnologiche per fornire sempre nuovi prodotti interessanti, perchè serve informare su ciò che succede nel mondo.