Mario Calabresi, Umberto Veronesi, un’ex paziente e poi lui, il vero protagonista di questa conferenza, il cancro, la metafora del male assoluto. Questo lo scenario del Lingotto Auditorium, qui al Salone Internazionale del Libro dove si è parlato della nuova opera di Veronesi, direttore scientifico dell’ Istituto Europeo di Oncologia, intitolato ” Il primo giorno senza cancro. Le battaglie che abbiamo vinto e quelle che vinceremo”, un libro che parla appunto di cancro, questa malattia che spaventa tutta l’umanità, che ci sconvolge, che non si vuole neanche pronunciare, perchè fa paura.
Forse pochi lo sanno, ma udite udite, ebbene sì anche i nostri amati dinosauri avevano il cancro, precisamente nelle loro ossa, e già nell’antica Grecia Ippocrate cominciò a studiare questo male, definito “incurabile”. Oggi però il 60 % dei malati, guarisce, quindi dopotutto una cura c’è. Veronesi ha dedicato tutta la sua vita a combattere, a curare, a sfidare questo male, ha combattuto i suoi fantasmi e adesso ha l’obiettivo di eliminarlo alla radice, di eliminare le sue cause, che sono presenti nella nostra vita quotidiana, dalle cose che mangiamo a ciò che respiriamo o abbiamo respirato, come il tanto odiato amianto.
E poi parla lei,un’ ex paziente, che fa trasparire il lato tenero del Professore, sottolineando il fatto che lui non abbia mai permesso che una paziente sotto anestesia inizi l’operazione senza aver prima ricevuto una carezza sul volto. Per lei questo è un libro semplice, scientifico, appassionante, è un’avventura.
Per Mario Calabresi un libro pieno di speranze, di vita, che fa un viaggio nella guarigione, nella capacità di sperare, di ragionare in un mondo diverso.
Che dire, un libro che parla di sofferenza, ma anche di gioia, la gioia di vivere in un mondo senza paura, senza lui: il nostro nemico più temibile, il cancro.
Federico Nejrotti
Fabiana Lorenzini
1 D, Liceo Classico ” Vittorio Alfieri”
Complimenti per la presentazione, sono felice che dei giovani sappiano parlare di nemici terribili con naturaleza e semplicità. Immagino un futuro in crescendo per i due neo giornalisti Federico e FABIANA. Saluti a tutti