Oggi al caffè letterario abbiamo incontrato Paola Mastrocola e Marco Missiroli che ci hanno presentato i loro nuovi libri. “Facebook In The Rain”, scritto dalla professoressa del liceo “Monti” di Chieri, attua una critica al social network più popolare al mondo che ha ormai catturato l’anima e il cuore di tutti. La scrittrice racconta di come facebook sia unicamente un modo per creare una nuova identità, per rifugiarsi dietro ai propri timori e vivere una vita che non ci appartiene e che in realtà vorremmo. Marco Missiroli invece, facendo un paragone con Odisseo e le sue vicende, vede una somiglianza tra facebook e una grandissima sirena che con il suo canto ci attira a sé e a cui è impossibile resistere. Potrebbe diventare presto una sorta di dipendenza, una droga senza la quale arriveremmo a impazzire. Sempre secondo lo scrittore, l’invenzione di Mark Zuckerberg ha trasformato la solitudine di alcune persone in una solitudine ben peggiore, portando l’uomo a rinchiudersi in sé stesso. Spesso stando troppo attaccati al computer non ci accorgiamo degli affetti che ci ruotano attorno perché andiamo alla ricerca di un amore lontano ed artificiale. Concludono poi con il dire che facebook non sempre è qualcosa di negativo, ma, al contrario, a volte aiuta a non sentirsi soli. Forse conviene comunque rapportarsi di persona con gli altri, piuttosto che chiedere l’amicizia a qualcuno che il mattino dopo neanche saluti.
Amedeo Parvis, Camilla Brumat
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