Da un’epoca lontana arriva Il Club degli amici immaginari di Silvana Gandolfi, presentato oggi nello Spazio Book.
Tanti bambini hanno affollato, insieme ai loro inseparabili amici immaginari, l’incontro condotto da Eros Miari, che ci ha letteralmente immersi nelle avventure di Oscar, il protagonista di dieci anni dalla salute cagionevole, ma estremamente intelligente, che al mare, nella caletta di Portopidocchio, incontra Mia, una sirena immaginaria visibile solo a lui, che lo porterà sull’Isola del Tempo Perso.

E’ la prima volta che Silvana riprende un suo precedente libro, in questo caso l’Isola del Tempo Perso, citato direttamente in un dialogo tra  Mia e Oscar.
Alla domanda “Le piacerebbe vivere nell’Isola del Tempo Perso?” Silvana ci risponde che non le piacerebbe viverci sempre, ma andarci solo di tanto intanto per riposarsi.

Questo perché perdere tempo è un modo di stare in armonia con il mondo e risponde al bisogno di sognare.

Nella scrittura di Silvana la fantasia prevale sulla realtà: unica eccezione Io dentro gli spari, un romanzo che parla della mafia, e in particolare di un giovanissimo testimone di giustizia.  E’ possibile che in futuro Silvana pubblichi nuovamente un libro più aderente alla realtà (per esempio su Lampedusa), ma sottolinea che è molto delicato parlare di cose attuali. “E’ la storia che cerca l’autore – ci dice – e lo trova e non viceversa”.

Qual è la sua fonte di ispirazione oltre ai viaggi?

I viaggi sono molto importanti: dal viaggio in Nepal è nato Pasta di drago, mentre da un viaggio in Messico Memoria dell’acqua.

I consigli di lettura che Silvana Gandolfi ci ha regalato sono: per i più piccoli i libri di Roald Dahl, in particolare  Le streghe; per i ragazzi delle medie L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev e per la vita Delitto e Castigo di Dostojevskij.

Ecco l’intervista che abbiamo realizzato con l’autrice in redazione

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Chantal

reporter Fuorilegge, 2° H, SMS Caduti di Cefalonia

Hind, Redazione Fuorilegge

Qui sotto puoi seguire la video intervista con Silvana Gandolfi.