Sabato 15 marzo 2014,alle ore 10.00,Tahar Ben Jelloun, lo scrittore franco-marocchino a cui è dedicata l’edizione 2014 del Festival Dedica di Pordenone, incontrerà i ragazzi dei licei torinesi presso l’aula magna del liceo Alfieri di Torino. L’evento è organizzato dal Salone del Libro di Torino nell’ambito della programmazione del Salone Off, in collaborazione con Festival Dedica di Pordenone, Biblioteche Civiche di Torino, Bompiani, Scuola Holden eLibreria Trebisonda.
Le classi che aderiranno all’iniziativa avranno l’opportunità di usufruire di una lezione preparatoria a cura degli studenti della Scuola Holden e di una visita guidata alla nuova sede della scuola in Piazza Borgo Dora.
Per prenotare è sufficiente scrivere una mail a iniziative.scuola@salonelibro.it entro e non oltre giovedì 27 febbraio indicando scuola, classe, numero allievi, nome e recapito telefonico dell’insegnate referente.
Per informazioni: 011 5184268 int 900
Fuoco, Bompiani 2012
Mohamed Bouazizi si dà fuoco il 17 dicembre 2010. Un gesto orgoglioso e disperato che accende la miccia della rivoluzione dei gelsomini in Tunisia e diventa il simbolo della primavera araba. Tahar Ben Jelloun, in un racconto intenso e poetico, ricostruisce i giorni che hanno preceduto questo sacrificio. La storia di un ragazzo moderato, con meno di trent’anni e una laurea, innamorato di una coetanea che sogna di sposare appena avrà i soldi per il matrimonio. L’improvvisa perdita del padre lo costringe invece a pensare alla famiglia e a farsi per necessità venditore ambulante di frutta. La vita di strada si rivela crudele con lui, che non può permettersi di corrompere la polizia perché tolleri il suo carretto abusivo, e la lotta in nome della madre e dei fratelli più piccoli si scontra con una realtà troppo ostile. Stremato e disperato, senza più fiducia nel futuro, decide di darsi fuoco per attirare l’attenzione del mondo e cambiare le regole del gioco. Un omaggio alle rivoluzioni arabe e ai milioni di uomini e donne senza nome scesi in piazza rivendicando libertà e dignità nei loro paesi.
Tahar Ben Jelloun
Nato a Fès (Marocco) nel 1944, vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista, ha vinto il Premio Goncourt nel 1987. È noto in Italia per i suoi numerosi libri, tra cui Creatura di sabbia, 1987; L’amicizia, 1994; Corrotto, 1994; L’ultimo amore è sempre il primo?, 1995; Nadia, 1996; Il razzismo spiegato a mia figlia, 1998, giunto alla quarantottesima edizione (e ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta); L’estrema solitudine, 1999; L’albergo dei poveri, 1999; La scuola o la scarpa, 2000; Il libro del buio, 2001 (International IMPAC Dublin Literary Award 2004); L’Islam spiegato ai nostri figli, 2001 (ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta); Jenin, 2002; Amoristregati, 2003; L’ultimo amico, 2004; La fatalità della bellezza, in Amin Maalouf, Tahar Ben Jelloun, Hanif Kureishi, Notte senza fine, 2004; Non capisco il mondo arabo, 2006; Partire, 2007; L’uomo che amava troppo le donne, 2010.
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