All’Arena Bookstock, la parola Eteriderio è stata al centro dell’incontro fra Massimo Recalcati, famoso psicoanalista, e Andrea Bajani; frutto del lavoro di un gruppo di ragazzi guidati da quest’ultimo, la parola eteriderio viene definita desiderio di essere qualcun’altro, ossia emulare il comportamento e la gestualità di un modello idealizzato. E’ evidente che questo concetto contenga un’accezione negativa, legata ad una conseguente perdita di identità e/o personalità. Ma chi è in realtà il singolo individuo? Recalcati, citando il poeta francese Arthur Rimbaud e la sua celeberrima frase “Je est un autre”, afferma la predisposizione degli uomini a credere di essere un io unico, quando in realtà “l’io e una cipolla senza un cuore solido”; pertanto, si può essere allo stesso tempo nessuno o il risultato di una molteplicità di identificazioni. Sfogliando questa cipolla cosa potremmo trovare? Il desiderio.

Bisogna pensare che negli ultimi anni il desiderio non è stato visto solo in maniera positiva, ma anche negativa: ad esempio, personaggi come Berlusconi, Lele Mora e Fabrizio Corona si sono focalizzati solo nell’appagamento di un desiderio concreto, legato al piacere fisico e al godimento compulsivo. Dall’altro lato, il desiderio astratto è quella forza che ci abita e che ci apre i mondi, e vede la sua interpretazione nella frase “Innamoratevi!”, pronunciata da Benigni nel suo film “La tigre e la neve”: non è solo l’innamoramento che genera una migliore qualità di godimento, ma anche l’ora di lezione scolastica.

Recalcati e Bajani giungono al termine dell’incontro parlando proprio di scuola e del ruolo che dovrebbero rivestire gli insegnanti e le stesse ore di lezione: il professore deve riuscire ad aprire mondi nuovi, ad “erotizzare” il testo letterario per far nascere il desiderio della cultura. Queste ultime considerazioni sono state illuminanti e confortanti sia per gli insegnanti, spesso ingiustamente denigrati e poco apprezzati, sia per gli studenti, visto il momento di crisi che sta attraversando il sistema scolastico italiano.

Irene Camerani, Valentina Govoni, Sara Porta

Liceo Classico Ludovico Ariosto, Ferrara