Per il terzo anno consecutivo, Atap e Pordenonelegge collaborano in un progetto dedicato alla lettura e al viaggio.
Nel secondo incontro di questa edizione, circa 60 viaggiatori hanno potuto approfittare delle voci di tre volontari del Comitato “Libro Parlato” San Vito per ascoltare la lettura di alcuni brani scelti durante un giro tra le campagne friulane.

L’associazione si occupa di trovare “donatori di voce”: uomini e donne di qualsiasi età disposti a registrare testi su tutte lo scibile umano nelle lingue più conosciute, per permettere a tutti coloro che non possono o hanno difficoltà nel leggere di godere del piacere della lettura. Come dice la presidente del comitato, Roberta Calchera, “il dono della voce è un gesto d’amore: la lettura apre le porte al mondo e ci aiuta a recuperare la bellezza dell’ascolto.”

I brani proposti sono stati: “Itinerario d’amore e di ferrovie pedemontane”, dello scrittore veneto – ma friulano d’adozione – Elio Bartolini, un estratto di una delle opere meno conosciute di Jack London, “Il popolo degli abissi”, e ancora un altro brano dal libro “Un viaggio chiamato vita” di Banana Yoshimoto. Da quest’ultimo, una citazione che forse esprime al meglio il tema dell’incontro: “un viaggio, per quanto terribile possa essere, nel ricordo si trasforma in qualcosa di meraviglioso”. Come a dire che il viaggio, di qualsiasi genere esso sia, sarò sempre un’esperienza positiva.
Le altre letture sono state tratte da “La cotogna di Istanbul”, di Paolo Rumiz, “Se ti abbraccio non aver paura”, di Fulvio Ervas ed infine la poesia “Anno nuovo, vita vecchia”.

E scendendo dall’autobus, dopo un’ora passata in dieci minuti, si è visto negli occhi di tutti quanto il dono della voce sia importante e meraviglioso. Tanto quanto il dono di una buona storia.

Ilaria Pirchio