Finalmente dopo settimane di intenso lavoro, insieme agli studenti del liceo Roiti, per noi studenti del classico Ariosto di Ferrara e dell’Alfieri di Torino è arrivata l’occasione di dialogare con Tullio De Mauro, professore di linguistica all’Università Roma 3 e ministro dell’istruzione per breve tempo sotto il governo Amato II. Partendo dalla lettura de La cultura degli italiani abbiamo formulato quesiti che spaziavano dai risultati ottenuti dalla scuola italiana nelle classifiche internazionali, alle conseguenze della riforma Gelmini, al dibattito nato su scuola pubblica – scuola privata fino alle prospettive di cambiamento per il sistema. In una cornice di pubblico partecipe e attento, le domande da fare erano numerosissime, le aspettative alte e l’entusiasmo particolare. Tuttavia De Mauro ha risposto dilungandosi in maniera forse eccessivamente minuziosa sui dati. Ciò ha impedito di sottoporgli tutte le domande preparate con fatica. Noi studenti dell’Ariosto, che interloquivamo con il professore, siamo rimasti un po’ delusi da alcune risposte perchè le abbiamo considerate ambigue e a tratti elusive. Malgrado ciò, siamo felici di esserci confrontati con un esperto a cui abbiamo sottoposto i nostri punti di vista (a volte convergenti con il suo) riguardanti la scuola e più in generale la società. A fine incontro tutti abbiamo concordato sul fatto che il dibattito sull’ istruzione e sulla cultura vada assolutamente riaperto.
E’ necessario riportare la scuola al centro del dibattito politico nazionale non parlarne una volta ogni tanto con relatori poco informati e poco preparati.
Libero e Margherita Dondi (Liceo Ariosto)
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