Questa mattina torno da Forlì, la città dove mi sono trasferita per frequentare la scuola di Scienze Internazionali e Diplomatiche. Il regionale veloce Bologna-Ferrara è pieno di gente: ferraresi e non che tornano o arrivano per il Festival di Internazionale. Il tempo di lasciare a casa la valigia e anche io mi fiondo in centro tra la folla.
Il primo impatto è quello di una città coperta da un cielo grigio, il clima è uggioso, ma stranamente rispetto all’immobilità a cui sono abituata ci sono tante persone che passeggiano per i vicoli della città medievale, code interminabili (che in tanti lamentano) e i totem gialli degli incontri che sventolano nei punti di interesse.
Colgo l’occasione per salutare i compagni del Liceo Ariosto che ho lasciato solo da qualche mese, ma che mi mancano già tantissimo. La nostalgia diventa padrona e i ricordi degli anni trascorsi con i galeotti cominciano a rincorrersi. Da abusiva mi intrufolo nella redazione del Blog dove li trovo ancora una volta tutti presi nel loro lavoro. Scrivere, scrivere, scrivere. Articoli, cronache, commenti. E io da blogger in incognita non riesco a non impadronirmi di una postazione pc. Con noi collaborano anche i ragazzi di Torino in un progetto di scambio dopo le numerose esperienze al Salone Internazionale del Libro che ogni anno ci accoglie nella loro città.
Quello che mi colpisce ogni volta è l’entusiasmo: questi ragazzi e queste ragazze hanno la capacità di emozionarmi e farmi sorridere ogni volta che li vedo al lavoro. Concentrati, sempre impegnati, divisi tra tantissimi incontri, pronti ad approfondire qualsiasi tematica per aprire dibattiti anche di grande spessore. Sempre mi stupisco che nessuno apprezzi il lavoro che questa generazione sta compiendo, gli sforzi con cui ogni giorno ci barcameniamo in un mondo che non fa altro che scoraggiarci. Quando ci dicono che con la cultura non si mangia noi lavoriamo come volontari a Mantova, a Torino, a Ferrara.
E ci crediamo. Crediamo che le parole abbiano un valore e un potere: quello di arrivare a tutt@, di diffondersi, di colpire lì dove arrivano. L’immagine molto poetica dei semi che sparsi dal vento potranno fiorire in qualsiasi terra in cui si poseranno. Questa è la potenza di questi ragazzi, la loro forza che è contagiosa e grandiosa.
Irina Aguiari (ex-Ariostina)
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.