Si può raccontare la difficile vita di un immigrato attraverso dei fumetti? Questo è il progetto che portano a termine i due fumettisti francesi Hervé Barulea, in arte Baru , e Laurent Maffre. Il primo è figlio di un italiano emigrato in Francia, il secondo ha vissuto svariati esperienze legate all’ immigrazione.
Hervé ironizza sulla sua vicenda familiare dicendo che nel passato erano gli Italiani ad emigrare, come suo padre, ma in questi ultimi anni è l’ Italia che accoglie una quantità massiccia di immigrati e che in alcune occasione diventa spettatrice di catastrofi umanitarie, come quella avvenuta pochi giorni fa a Lampedusa.
I due fumettisti cercano di affrontare problemi legati all’ immigrazione come il razzismo o xenofobia attraverso le immagini dei fumetti, raccontando storie dall’ interno, del singolo individuo. L’ approccio artistico che si pongono non documentando storie vere ma creando un fiction con dei racconti verosimili che si ispirano alla quotidianità allo scopo di riprodurre la realtà.
Uno dei temi che emerge è quello della speranza: essa diventa un invito all’ ottimismo, un sentimento che da agli immigrati la forza di andare avanti e di sognare una vita migliore, cercando di condividerla con il resto della famiglia che resta in patria.
Anche i bambini devono affrontare tutte le conseguenza ma all’ inizio vivono questa nuova esperienza con innocenza e gioia influenzati dai racconti del padre, spesso il primo a partire, che descrive la novità con entusiasmo e speranza. Ma molte volte l’ illusione del genitore porta a una grande delusione quando , una volta arrivati nella nuova città, non vedono il luogo dei sogni che si erano immaginati dalle storie dei padri.
Dal punto di grafico Laurent Maffre afferma che il fumetto è stato architettato in modo che sia facilmente comprensibile al più vasto pubblico possibile.
Molto interessante è stato, infine, l’ intervento di Igaiba Scego, che avendo letto i loro fumetti, ritiene di aver appreso notizie che vengono mascherate dai giornali e raccontano le crudeltà attuate dalla moderna Europa, mettendole alla luce dal degrado.
Daniele Alessi, liceo V. Alfieri
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