Ieri mattina nel suggestivo Salone Aulico della Biblioteca Civica Villa Amoretti l’emozione di Marco Pautasso, direttore del Salone Off, era tanta mentre si accingeva a presentare gli appuntamenti del fittissimo calendario di eventi che si terrà in concomitanza al Salone del Libro, in tutta Torino e provincia.
Con la passione e l’energia che lo contraddistinguono ha spiegato ai presenti come, grazie alla partecipazione di tutti gli enti coinvolti, il Salone Off può contare oltre 200 locations, per un totale di 500 appuntamenti: naturalmente non mancheranno le presentazioni di libri e scrittori, ma verrà dato ampio spazio anche al teatro, alla musica, alla cucina e molto altro.(Che potete scoprire qui)
Come ha voluto sottolineare Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della città di Torino, le iniziative del Salone Off sono una parte fondamentale del Salone del Libro, poichè permettono di portare la cultura, il dialogo e la condivisione di idee al di fuori dei padiglioni del Lingotto.
L’intento è quello di creare una distribuzione capillare di pillole di sapere non solo su tutta Torino, ma anche in alcuni comuni della cintura, come ad esempio Chivasso, il cui Sindaco, Libero Ciuffreda, si è detto entusiasta di poter partecipare a un progetto che, in tempi tanto difficili, cerca di creare coesione sociale e culturale.
Ha paragonato la lettura in primis al lavoro di una formica, che con la sua grande forza raccoglie ciò che le serve per nutrirsi, poi a quello di un’ape operosa, spiegando che in greco il verbo meletào significa sia fare il miele sia meditare, infine all’opera di un setaccio che separa gli elementi preziosi da conservare con cura, di modo che il testo possa parlare in modo sincero a mente e cuore.
Devo dire che ho particolarmente apprezzato questa scelta poichè, con poche parole, è riuscito a catturare la vera essenza di un libro: una storia che tenta di coinvolgere e far riflettere, lasciando sempre un pezzo di sè in chi vi si accosta.
Se si considera infine che il tema centrale del Salone è il Bene in ogni sua forma, è chiaro che il Salone Off, slogan Torino vista bene, porta una ventata di aria fresca , di cultura e di poesia a chi vive in un’epoca storica così complessa, che lascia fin troppo spazio all’incertezza e così poche aperture alla coesione.
Concludo con un pensiero di Umberto Eco, nella speranza che possa invogliarvi a recuperare quel libro impolverato comprato mesi fa e abbandonato per mancanza di tempo da dedicargli:“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito.. ..perché la lettura è un’immortalità all’indietro.”
Elena Sinistrero,
Tutor BookBlog e BookBlogOff
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