Uomo invisibile: questa è la miglior definizione per un traduttore di tutto rispetto. Il suo compito è infatti quello di celarsi dietro alle parole di qualcun altro, trasportarle da una lingua all’altra mantenendo lo stile, il suono e la bellezza del linguaggio originale. Ogni traduttore sa che la traduzione stessa è perdita, ma il talento sta proprio nel proteggere il più possibile il prezioso nucleo della versione originaria.
Anche quest’anno il Salone sarà impreziosito dai nomi di illustri traduttori: ospite d’onore di questa edizione sarà Douglas Hofstadter, l’autore di Gödel, Escher, Bach e appassionato linguista, introdotto da Francesco Bianchini, il suo traduttore italiano. Viene inoltre presentato il saggio di Barbara Ivancic L’autore e i suoi traduttori dedicato a Claudio Magris, che interverrà all’incontro. Tra i nomi più noti ci sono anche Stefano Bartezzaghi e Luigi Spagnol, che raccontano le difficoltà ma anche gli stimoli della traduzione di una saga come quella di Harry Potter.
Grande importanza hanno, come sempre, i classici, cioè quei libri che hanno sempre qualcosa da dire, come ci racconta Calvino. Gli ospiti per questa edizione saranno Luciano Canfora, Renata Colorni, Ernesto Franco e Nuccio Ordine.
Alla domanda “esiste un italiano letterario specifico per le traduzioni?” rispondono Giuseppe Antonelli Mariarosa Bricchi e Alberto Rollo, ma grande importanza viene data anche alla difficoltà di tradurre il ritmo della prosa e soprattutto della poesia.
Tornano i consueti appuntamenti traduttore / redattore: Chiara Spallino con Elena Loewenthal e Matteo Colombo con Anna Nadotti ; inoltre sarà dedicato uno spazio alla traduzione saggistica e di divulgazione scientifica, una nuova proposta al Salone del libro.
Un’altra serie di incontri è proposta dalla rivista digitale Tradurre, a cura di Gianfranco Petrillo, sotto il titolo L’officina del traduttore. Si rivolge sia ai traduttori di professione che ai lettori che cercano di cogliere ogni sfumatura e ogni aspetto dei libri che leggono. Con questi incontri i professionisti della traduzione, veri e propri artigiani della parola, svelano alcuni dei loro segreti nell’affrontare i testi e nel ricavare il più possibile da essi. Perché al giorno d’oggi i traduttori stanno ormai per calare la maschera degli uomini silenziosi e inosservati, portando alla luce la difficoltà e la bellezza della loro arte che pur sembrando invisibile è in realtà sotto gli occhi di tutti.
Matteo Erli
Liceo Classico “L. Ariosto”
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