Ore 11, Caffè Letterario del Salone del Libro 2014,Torino.

Dopo il successo del 2013, esce quest’anno il secondo volume della collana “Atlante delle mafie” di Enzo Ciconte, Francesco Forgione e Isaia Sales, il cui focus è la diffusione della mafia nel Centro-Nord della penisola italiana. Il libro è composto da diversi saggi, ciascuno dei quali incentrato su un zona specifica, analizzata da diversi magistrati e media. La mafia non si vede, ma c’è. Ed è presente soprattutto nelle imprese, che diventano strumenti nelle mani della criminalità organizzata per riciclare il denaro sporco. In epoca di crisi questo meccanismo è inarrestabile: quello che conta è che il denaro circoli e non importa come.  “Atlante delle mafie” acquista una certa rilevanza come indagine profonda sui fenomeni più nascosti, poiché si pone in controtendenza agli studi più recenti, e riconferma ciò che il generale Dalla Chiesa aveva compreso già nel lontano ’82, e cioè che “la mafia è nelle maggiori città italiane”.  Come diceva Leonardo Sciascia: “La linea della palma si alza”; la mafia, partendo dai suoi territori originari, colonizza l’Italia intera.  Come durante un’acquazzone, è ormai tempo di aprire gli ombrelli, di combattere la malavita, come hanno iniziato a fare associazioni quali Libera, che si occupa in massima parte di riutilizzare, grazie ai finanziamenti concessi da Unipol Banca, i beni confiscati alla mafia, fondando nuove cooperative. Attesissimo per il 2015 è il terzo volume della collezione.

Denise Turazzi, Linda Pincelli Liceo L.Ariosto Ferrara