“Dalla nascita dell’universo al progresso tecnologico” è il tema che è stato trattato nello spettacolo che si è tenuto nella Biblioteca villa Amoretti. Antonio Pascale e Amedeo Balbi hanno scelto di interpretare sei immagini proiettate che rappresentassero 13,8 miliardi di anni della terra, partendo dalle caverne e arrivando alla attuale tecnologia. Il primo è un giornalista e uno scrittore, il secondo un astrofisico, il mix tra i due dà luogo a uno spettacolo tanto professionale quanto originale.
In questa presentazione è stato analizzato l’uomo da un nuovo punto di vista evolutivo, partendo dalle antiche caverne fino ad arrivare alle attuali costruzioni super tecnologiche. L’essere umano è partito dal saltare sugli alberi nei suoi primi anni, fino a diventare un animale tecnologico. I grandi filosofi greci, fondamenti del pensiero attuale, dibatterono a lungo sulla dialettica e sulle sue varie forme di applicazione. Si presentano inoltre le tre rivoluzioni della storia del pensiero umano, la rivoluzione Copernicana, Darwiniana e Freudiana.
L’uomo è portato a non analizzare tutte le proposte, ma a scegliere quella che lo rappresenta in quel determinato istante. Tutta questa evoluzione porterà a un cambiamento globale tanto che i relatori sostengono che toccherà anche a noi, come ai dinosauri, l’estinzione.
Anass Hanafi, Liceo Primo Levi, Torino
foto di Daniele Alemanno, Liceo Primo Levi, Torino
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