Dopo una carriera da cantautore e compositore Ivano Fossati ha sentito il bisogno di allontanarsi dalla musica: proprio da questo è nato il libro ” Tretrecinque”. Leggendo la trama, la storia di un ragazzo che dedica la sua vita alla musica, si potrebbe pensare che si tratti di una sorta di autobiografia, ma non è così. Lo scrittore/cantautore ha specificato che sì, i personaggi prendono spunto dalle numerose persone che ha conosciuto in quarant’anni di musica, ma Vittorio Vicenti, il protagonista, non è di certo la sua proiezione nelle pagine. Forsa l’unica nota autobiografica rintracciabile nel testo è la conoscenza dell’ambiente musicale, ma benchè si possa pensare che questo sia un romanzo rock, non lo è, anzi, Fossati stesso l’ha definito asciutto e senza “musica”.

Il passaggio dalla composizione musicale a quella letteraria  è stato difficile, ma Fossati sapeva che avrebbe rischiato e proprio questa consapevolezza gli ha permesso di non essere spaventato dall’idea di fallire. Un’altra difficoltà è dovuta al fatto che con una canzone puoi toccare la “corda” di chi ascolta grazie all’inflessione della voce mentre con un libro non è possibile

Nonostante il libro sembri il tipico racconto della vita di un musicista sfortunato che lotta per raggiungere il suo sogno, salta subito all’occhio quanto i particolari e soprattutto i dialoghi siano verosimili. Ancora prima si notano, però, i cambiamenti che avvengono nel personaggio stesso: la parlata dura si addolcisce solo quando si parla della sua infanzia, e quanto sia elevata e palpabile l’escursione termica tra i vari momenti della sua vita.

Come ci si aspetta ci saranno molti alti e bassi durante la storia e ci saranno anche personaggi molto importanti, se non addirittura fondamentali, per il protagonista. Tra essi spiccano quattro donne che lo accompagneranno durante il suo cammino e che gli insegneranno qualcosa in modi diversi.

 

Rudon Kodheli, Alexandra Craciun, Redazione Alfieri