L’artista francese entra nella biblioteca civica Alberto Geisser e viene fatto accomodare in una sala colma di adulti e bambini.
L’incontro inizia con la presentazione dell’illustratore, che si avvale di due traduttrici. Dopo le prime formalità viene spiegato a tutti che mentre le due donne leggeranno il fumetto lo scrittore disegnerà. Non c’è la necessità di richiamare il silenzio se non in rare occasioni di caos dovute ad alcuni bimbi di pochi mesi.
Vengono lette tre brevi storie, hanno tutte dei forti messaggi morali, ma la seconda è quella che più mi colpisce per l’argomento trattato. Si intitola “Questa è la poesia che guarisce i pesci” e prova attraverso una serie di episodi a spiegare il significato di poesia per un bambino. È costruita in un modo semplice ma godibile, in essa ogni oggetto o persona che incontra il giovane dà una diversa definizione soggettiva del concetto di poesia nella quotidianità. Si conclude con l’ultima visione del concetto, quella del ragazzino, che dice “La poesia è il mio silenzio”.
L’incontro termina con la firma dei fumetti da parte dell’autore. Nella sua totalità dura un ‘ora ora circa, non si mostra mai banale e noioso, l’artista è paziente e pare fiero del lavoro appena svolto.
Federico Serra, Liceo Gioberti di Torino
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