Luis Sepúlveda, a spettacolo finito, scende dal palco del Verdi di Pordenone profondamente emozionato, accompagnato dalle note di ” Blue Velvet” in uno scroscio di applausi. “Storie Clandestine”, cosí si intitola l’ opera messa in scena la prima serata del Dedica Festival 2015 che si tiene dal 7 al 14 marzo a Pordenone. Una mise en espace con Giuseppe Cederna, Bruno Arpaia e Alberto Capelli tratta da i racconti “Il campione” in “Incontro d’amore in un paese di guerra” e “Blue Velvet” nel suo ultimo libro “L’avventurosa storia dell’uzbeko muto”.
In un palco non troppo ricco di scenografie, compare la foto del mitico Che Guevara martoriato, paragonato ad immagini iconografiche, in particolare a quella del “Cristo Morto” di Andrea Mantegna, per l’affinità della posizione. Una somiglianza che accomuna le due figure dal punto di vista dei loro ideali: tutti e due sacrificati per una causa superiore.
Questa l’introduzione, che ha il fine di evidenziare la sacralità del personaggio, modello per i protagonisti delle storie della serata. Subito dopo la riflessione, Cederna e Arpaia iniziano.
Bolivia, inseguendo le orme del Che, un gruppo di ragazzi tenta, nel suo piccolo, di portare avanti l’ideale socialista, represso dopo la caduta di Allende.
Vengono portate in scena due storie dove il filo conduttore é l’ingenuità, l’inesperienza dei giovani rivoluzionari improvvisati, organizzati in luoghi segreti al fine di attuare i loro piani. Ragazzi appassionati, ingenui che tentano la ribellione, dove nel primo racconto cercano di passare la montagna sotto la copertura di una squadra di pugili e nel secondo pianificano la rapina a una banca.
Con un pizzico di ironia finale, le maestrali interpretazioni di Cederna e Arpaia riescono a rendere leggero ma non banale un argomento tanto spinoso come quello delle insurrezioni del sud America degli anni ’70. Piacevole ed efficace inoltre l’accompagnamento musicale alla chitarra classica di Alberto Capelli che, con virtuosismo, ha saputo adeguare alle scene la giusta atmosfera.
Sepúlveda compare solo alla fine, dal mezzo della platea, con piacevole sorpresa del pubblico. Emozionato abbraccia gli attori, ma non alza lo sguardo, forse per la commozione che fa intendere di aver vissuto in primo piano quelle vicende.
Cervesato Lorenzo,Da Fre Cristina, Gurizzan Sara, Pali Klarissa
Liceo M.Grigoletti Pordenone