Esattamente oggi, un anno fa, iniziava l’avventura del Salone Off 365. Con noi del Salone del Libro  fin dall’inizio c’era la scuola Holden con i suoi diversi college; come la settimana scorsa per l’incontro con Zerocalcare 😉 Questa volta ad aiutarci a preparare i ragazzi che dovevano intervistare il nostro ospite sono stati gli studenti del College Series, guidati dal tutor Filippo Losito. Sotto trovate l’articolo di Raffaella Persichella una delle studentesse che ha partecipato ala lavoro e trovate anche, in formato pdf,   i bellissimi materiali  che gli studenti della Holden hanno preparato per gli studenti del Liceo Plana di Torino. Grazie ragazzi , davvero un ottimo lavoro!

La Generazione Calcare è quella che si ricorda Accorsi che faceva la pubblicità del Maxibon. Quella che ha visto Baresi piangere. Quella che ha vissuto il primo innamoramento con Johnny e Sabrina. Quella che vedeva i video su Mtv e che Mauro Repetto era Qualcuno.

Io mi sono trovata a tentare di stabilire un legame tra la Generazione Calcare e i ragazzi dell’Istituto Plana, di mezza generazione in meno. Tra quelli che le Superga le comprava mamma al mercato e quelli le Superga esistono di tutti i colori, e per averle tocca fare qualche capriccio.

Le connessioni ci sono, eccome, ma quello che più mi è saltato all’occhio è la sensazione, giovanissima, che di tempo ce ne sia molto prima di raggiungerci.

Abbiamo chiesto ai ragazzi di immaginarsi trentenni. Qualcuno sarebbe stato poliziotto, qualcuno ottico, alcuni di loro avrebbero avuto un sacco di acciacchi, che vuol dire adulti.

A Michele Rech, sul palco della Fabbrica delle “e”, è stato chiesto se si sente adulto. Lui ha risposto per tutti noi. Tra i diciotto e i trent’anni ha vissuto una situazione di galleggiamento in cui sentirsi maturi appariva impossibile: sogni che fai fatica a credere realizzati, tendenza all’autosvalutazione, ricerca infruttuosa del proprio posto nel mondo, la frustrazione di voler vivere di disegnetti (leggi arte) e il non riuscirci senza aiutarsi con le ripetizioni di francese, la traduzione dei documentari di caccia e pesca e il lavoro all’aeroporto. Gli acciacchi, quelli dell’età, forse li cominceremo a sentire dopo che questo posto nel mondo l’avremo trovato.

Il trentenne, quell’essere che non esiste quasi più, è pieno di speranze, checché ne diciamo. Abbiamo tutti ancora voglia di sperare, di trovarci, di sapere chi siamo e forse ci sentiremo finalmente realizzati quando saremo in grado di rispondere a chi ci chiede cosa faremo il mese prossimo. Questa bolla di incertezza Calcare la racconta con la voce di tutti i giorni, senza maschere, con ciò che lui definisce timidezza patologica, attraverso lo schermo dell’armadillo (l’animale sociopatico per eccellenza, dice sempre lui).

Una ragazza gli ha domandato che corrispondenza c’è, se c’è, tra il suo umorismo e quello di Pirandello.

Ciò che all’inizio poteva sembrare imbarazzo si è smascherato subito come umiltà. Michele sa perfettamente che il Sentimento del Contrario schizza fuori dal blog, dal reportage su Kobane, dai suoi fumetti; sa anche che il proprio nome accanto a quello di Luigi Pirandello è qualcosa di impegnativo e straniante, che ha prodotto del sano rossore di guance. Vogliamo metterlo ancora in difficoltà? Nei suoi disegni, nelle sue storie, c’è l’eleganza e la leggerezza di cui Calvino parlava nelle Lezioni Americane.

Arrossisca pure Calcare, non importa, è bravo e qui c’è gente che vuole leggerlo, sul web e su carta

Raffaella Persichella, Scuola Holden

Scarica anche i materiali che gli studenti delLa scuola Holden hanno realizzato e condiviso con gli studenti del Istituto Plana duranti gli incontri preparatori Formato Pdf