Andrea Bajani, curatore, insieme a Eros Miari, del progetto “Prendere posizione”, ha descritto, in questa conferenza stampa, in occasione dell’apertura della nona edizione de Salone del libro di Torino, il suo progetto.
Attraverso un paragone calcistico, Bajani ha spiegato come quest’anno le risorse di cui il Salone dispone siano minori, ma ciononostante verrà schierata sul campo la “migliore squadra possibile”. Ha poi continuato illustrando le due possibili scelte che tutti noi possiamo fare, seppur in contesti diversi. La prima è quella di “deludere le aspettative”, che apparentemente può sembrare negativa, infruttuosa, ma diventa esattamente l’opposto nel momento in cui questa aspettativa, che viene delusa, diventa una sorta di gabbia, una costrizione, un obiettivo, il quale, anche se non lo vogliamo ottenere, tutti si aspettano che sia raggiunto da noi. La seconda scelta consiste invece nel prendere una posizione che porti a collaborare con fasce d’età, in particolare quella degli adolescenti, disegnate spesso come passive. I progetti concreti che vanno a realizzare questa presa di posizione importante in favore dei giovani sono il MundiaLibro, in cui, come in una partita di calcio, gli scrittori “scendono in campo” per difendere il libro che gli è stato assegnato e Voci dal mondo, progetto che consiste in diverse interviste a tre scrittori stranieri, per conoscere il modo in cui anche loro hanno “preso posizione”.
Bajani alla fine del suo discorso, con il quale ha instaurato in tutti noi la convinzione di dover sviluppare una propria idea e non semplicemente di apprendere informazioni in modo passivo, ha lasciato la parola a Miari, suo collega.
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