Care ragazze del Lorusso e Cotugno,
l’allegria e la commozione di certi incontri non sono prevedibili e quando giungono inaspettate lasciano un segno profondo.
Dopo trentatré anni di insegnamento in vari tipi di scuole e dopo varie esperienze come “adottata” nei licei di Torino e provincia, ad adottarmi siete state voi e con voi io sono stata meglio che in tante altre classi del passato. Mi avete dato, in termini di calore, di interesse, di partecipazione umana molto di più di quanto possa avervi dato io e quindi mi sento in debito con voi.
Spero, con l’aiuto delle vostre insegnanti, degli educatori e con l’appoggio dello staff del Salone del libro, di riuscire a tornare per altri incontri, in modo da rinnovare insieme le emozioni che la lettura e la scrittura fanno nascere, arcobaleni sotto un cielo grigio.
Un abbraccio e un bacio a ciascuna di voi e l’augurio che la forza e l’allegria che avete dimostrato non si esauriscano mai.
Margherita Oggero
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