Chi sono i veri supereroi? Quali i loro superpoteri? Ce ne parlano oggi Luigi Garlando e Viviana Mazza nell’incontro dedicato agli eroi giovani: Che Guevara e Nelson Mandela, due personaggi apparentemente diversi ma con gli stessi grandi ideali di libertà, giustizia e uguaglianza.

In entrambi i libri viene narrata la storia di queste figure rivoluzionarie partendo da quando erano semplici ragazzi come noi e non da come spesso siamo abituati a vederli, ovvero grandi modelli lontani dalla nostra realtà. Il bambino Nelson Mandela, scritto da Viviana Mazza, narra infatti “la storia di Rolihlahla, che nella lingua xhosa significa colui che tira i rami dell’albero. Un gran combina guai, insomma. E mai nome fu più azzeccato.” Viviana ci parla del suo viaggio in Sudafrica, del suo incontro con la cugina di Nelson, con la realtà odierna del paese.

L’estate che conobbi il Che di Luigi Garlando è invece un intreccio tra la storia del Che e quella di un altro Ce, Cesare, ma anche della crisi che sta vivendo l’Italia. Non manca però un messaggio di speranza per il nostro Paese, una spinta per cercare di reinventarsi e combattere le difficoltà senza arrendersi.

In comune, entrambi i libri hanno l’amore, che come scrive Luigi, è la più spietata delle rivoluzioni: l’amore per gli altri e per la libertà, talmente forte da superare anche l’amore per la propria famiglia e trasformarli da padri dei loro figli a padri di tutti; l’amore che ti porta a sentire sulle tue guance ogni schiaffo dato a qualunque altro uomo. Una rivoluzione basata sull’istruzione e sulla medicina – per Che Guevara – e sulla non violenza – parlando di Mandela – che spesso permettono comunque di arrivare allo stesso obiettivo senza violenza, come avviene per esempio in una tipica favola xhosa che ha protagonisti il Sole e il Vento in una sfida per vedere chi è più forte. La prova da superare è semplice: chi riuscirà a far togliere una coperta dalle spalle di un uomo vincerà. Il vento ci prova soffiando con prepotenza contro l’uomo, che però si tiene ancora più stretta la coperta; poi è il turno del Sole che, invece, riscalda il paesaggio fino a quando l’uomo se la toglie di sua spontanea volontà, dimostrando quanto, anche nelle nostre vite quotidiane, i metodi sostitutivi alla violenza siano più efficaci.

Per finire, l’invito degli autori è di prendere posizione, come lo stesso titolo dell’incontro cita, e cioè non restare mai a guardare ma schierarsi dalla parte di ciò che riteniamo giusto, ricordandoci che bastano piccoli gesti ma grandi ideali!

 

Dopo l’incontro è stata realizzata una video intervista con gli scrittori Luigi Garlando e Viviana Mazza

Federica, Giulia B., I.C. Peyron; Gaia, tutor Fuorilegge