Simona Binni è oggi ospite al Salone Internazionale del Libro per presentare il suo graphic novel “Amina e il Vulcano” edito da Tunué .
L’autrice ha aperto l’incontro introducendo la storia al suo giovane pubblico che, coinvolto dall’appassionante trama, ha iniziato a sfogliare il libro e a fare domande, diventando il vero protagonista dell’appuntamento.
Rispondendo alle domande dei ragazzi del BookBlog Simona ha tenuto a precisare che con il suo fumetto ha voluto trasmettere due messaggi molto importanti: il primo si riferisce a quanto gli adulti diventino con il tempo poco capaci di sognare, mentre il secondo sottolinea quanto l’amore dei genitori possa aiutare a diventare quello che siamo realmente, aiutandoci ad affrontare le nostre diversità.
L’autrice ha voluto infatti rappresentare Amina, la protagonista del suo racconto, come elemento fantastico di diversità, senza soffermarsi su una in particolare affinché ogni lettore riuscisse ad identificarsi ed affrontare la propria disuguaglianza.
Simona ha rivelato che il suo libro è nato all’improvviso, ma ha anche precisato che ogni opera non nasce casualmente ma è lo sbocco di un lungo percorso nel quale vengono inserite la propria anima e le proprie esperienze.
Alejandro Casaretto, Peyron
Federica Micheletto, Tutor FuoriLegge