Nasce tutto dalla casualità del ritrovamento di un libro con l’immagine della propria madre in copertina.
Jennifer Teege scopre, in questo modo, la sconvolgente identità del nonno paterno.
Segnata da un infanzia difficile vissuta tra orfanotrofio e famiglia adottiva, mantiene comunque i contatti con la madre e la nonna biologica.
Questa consapevolezza, di una duplice origine, porta la scrittrice a confrontarsi con il problema dell’identità fin da giovane: una “ragazza meticcia” che viveva immersa in una popolazione con fisionomie differenti.
Come può essere la vita di una persona che conosce le sue origini solo parzialmente?
Jennifer Teege, si diploma in Germania, trascorre tre anni della sua vita in Israele conoscendo la cultura ebraica e instaurando rapporti affettivi.
Solo a 38 anni, l’autrice riesce ad avere una risposta. Il nonno si dimostra essere un criminale nazzista.
Ma ciò che più la sconvolge è l’ambivalenza della nonna. Donna, che dopo aver chiuso gli occhi difronte alla carneficina compiuta dal suo compagno, si suicida.
Il romanzo di memoria di Jennifer Teege, non è altro che un indagine nel profondo alla scoperta delle proprie radici.
Viaggio che può essere intrapreso da ognuno nel proprio intimo, ma in particolare, nel suo caso, che crea un conflitto tra due opposti.
Adriana Pretula, Valentina Rossi
#ReporterAriosto
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