“La curiosità non è un atteggiamento marginale. Vi invito a frequentare questo Festival, come altri che ci sono nel nostro Paese, per non rimanere appiattiti su quella informazione molto mass-mediatica che oggi rende i problemi sottili. La frontiera ormai passa nelle classi dei nostri figli, dentro i percorsi universitari, nella difficoltà di trovare lavoro. Se non acquisiamo una mentalità internazionale, rischiamo di ritrovarci confinati in una realtà che non è più quella reale.”
Questo è il messaggio rivolto ai giovani di Tiziano Tagliani, sindaco della città di Ferrara. Qui oggi inizia la 9° edizione del Festival di Internazionale, che vede come filo conduttore le frontiere: innumerevoli occasioni di dialogo e confronto per capire che le frontiere non devono essere più un limite e offrire uno straordinario momento di ricerca. Le frontiere non sono solo geopolitiche, ma spaziano dalla tecnologia alla politica, all’economia e molti altri campi. Il Festival è un’opportunità per aprire gli occhi, individuarle e affrontarle con lo spirito giusto.
Un pubblico variegato come i temi trattati assiste all’inaugurazione. Chi veterano, chi novellino, dai più giovani ai più anziani, e da ogni parte dell’Italia e del mondo, tutti entusiasti per l’inizio del Festival. Molti genitori hanno condotto con sé i propri figli, con l’intento di avvicinarli fin da piccoli ad una mentalità aperta e curiosa. Ciò che attira maggiormente è lo sguardo oggettivo che Internazionale offre sul mondo.
L’evento si conclude con la tradizionale consegna del premio giornalistico “Anna Politkovskaja”, che quest’anno è andato ad Asif Mohiuddin. Il blogger bangladese si è distinto per aver lottato per un’ideologia laica e un’informazione libera contro il regime fondamentalistico islamico che ha preso il potere in Bangladesh.
Ferrero Sara (Liceo Alfieri di Torino) e Zanoli Anna (Liceo Ariosto di Ferrara)
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