E se i bambini imparassero la matematica attraverso un ravanello? E se attraverso la cucina studiassero storia ? E se conoscessero il mondo sporcandosi le mani di fango? Alice Waters, cuoca e scrittrice americana e ispiratrice del modello di dieta di Michelle Obama Danilo Casertano, educatore romano, si sono confrontati al Festival Internazionale di Ferrara 2015, presso il Teatro Nuovo offrendoci una loro visione, nuova e inaspettata sull’educazione infantile basata sul contatto con la natura. La prima, oltre ad essere proprietaria del famoso ristorante Chez Panisse, porta avanti da venti anni a questa parte un progetto chiamato Edible Schoolyard, che si preoccupa  di insegnare ai bambini non solo a mangiare sano, ma anche a coltivare ciò che mangiano. Idea a cui hanno ormai aderito migliaia di scuole americane e che spinge per diffondersi in tutto il mondo. Casertano, invece, è promotore e fondatore dell’ asilo nel bosco, progetto curioso e innovativo che permette ai ragazzini di conoscere l’ambiente e la natura attraverso un contatto diretto con essa tramite l’utilizzo di tutti e cinque i sensi.

Alice Waters racconta: “Quando, anni fa, sono andata in Francia, mi sono sentita come se prima non avessi mai mangiato veramente”. Lasciandosi ispirare dalla ricerca del gusto, una volta tornata in America, ha aperto il suo ristorante, che si dedica esclusivamente all’utilizzo di prodotti biologici, comprati personalmente da lei. Diversamente dalla maggior parte dei ristoranti americani, questa tiene particolarmente a rivolgersi ad agricoltori locali.

L’intervistatore Valerio Borgianelli Spina, che è personalmente stato nel ristorante della Waters, provando in prima persona ciò che lei cerca di promuovere, non ha potuto fare a meno di notare il rapporto che intercorre tra lei e i suoi dipendenti, di familiarità e amicizia. E proprio questo è l’obiettivo della cuoca, che, come commenta, non voleva creare una struttura gerarchica tra lo staff, ma solo poter sedersi, a fine serata, ad un tavolo per conversare come amici.

Se la fama di Alice Waters è nata da un’idea ponderata e organizzata, quella dell’educatore Danilo Casertano, romano dalla simpatia contagiosa, è stata un’idea messa in moto quasi per caso e inaspettatamente ma che, nonostante gli ostacoli, ha riscosso grande successo altrettanto all’improvviso: si tratta di un asilo collocato nel bel mezzo di un bosco di Ostia, nato al fine di far crescere e conoscere la natura ai bambini facendo loro sviluppare non solo i sensi, ma anche l’immaginazione e la creatività che spesso vengono mortificate dall’educazione, talvolta rigida, imposta dai genitori. Scherzando, a proposito dei genitori apprensivi che non si fidano a lasciare i loro figli in questo ambiente selvaggio, li rassicura con una battuta “Guardate che il primo istinto del bambino non è suicidarsi, quindi se li si porta sulle rive del Tevere, questi non si buttano mica”. Ritornato serio, parla dell’importanza che ha il senso del tatto per i bambini, che sono i primi a dover sia toccare che essere toccati a loro volta. L’ambiente umano ha il compito di accoglierli, toccarli e abbracciarli poichè un bambino che viene toccato percepisce di esistere e sviluppa il senso dell’io. La Waters concorda specificando che per lei solo attraverso i sensi possiamo ricevere informazioni ed è importante il contatto con il mondo esterno in vista di ciò.

Questi due progetti, stanno rivoluzionando il modo di educare i bambini modificando anche il sistema alimentare perchè, come dice Alice Waters, la priorità n. 1 di ogni Paese è l’educazione pubblica.

 

Ammirati Ines, Paccotti Celeste