“Cosa si intende per foto-giornalismo?” E’ la domanda introduttiva alla conferenza che si è tenuta l’ultimo giorno del festival di Internazionale di Ferrara alla sala San Francesco. La pone Arianna Rinaldo, photo editor italiana, a Christian Caujolle, foto editore di nazionalità francese che da tutta la vita si occupa di foto-giornalismo. In risposta alla prima domanda, Caujolle afferma che, se ci limitiamo alla parola “foto-giornalismo”, si intende tutte le foto stampate sui giornali. Ma questa definizione è inconsistente, considerando una qualunque rivista, di moda ad esempio, ci fornisce molte informazioni su epoche differenti.

Dato questo primo passaggio di mere definizioni, sorge spontanea la domanda: “Cos’è l’informazione ai nostri giorni?” A questo interrogativo, si risponde inevitabilmente allo stesso modo da più o meno dieci anni: attraverso la rete, le informazioni sono reperibili molto più facilmente e velocemente, ma non ne conosciamo l’origine reale. E’ questa una definizione un po’ povera di contenuti, in quanto, certamente vera, ma i mezzi di informazione non si limitano a internet.

E’ ora necessario trattare la fotografia in sé: che cos’è la fotografia? E’ una rappresentazione della realtà, quindi astrazione dalla realtà. Ma ad essa è strettamente legata in quanto essa è necessaria. Ciò nonostante la stampa, da sempre, ha usato la fotografia per far credere alla popolazione che essa fosse la realtà.

La fotografia non è la verità né la realtà.

Enrico Fazari, Fabrizio Pasqualini