25 Ottobre 2015: data fondamentale per l‘Argentina; le elezioni che si terranno quel giorno consegneranno la presidenza a un nuovo candidato il cui cognome non sarà Kirchner, mantenuta tutt’altro che democraticamente per dodici anni.

La presidenza Kirchner cominciò appunto dodici anni fa quando Nestor capì che gli argentini avevano bisogno di un leader che li guidasse dopo il rovesciamento popolare della dittatura neoliberalista degli anni 90. Si fece promotore del peronismo, conduzione politica basata sul mantenimento del potere con mezzi più o meno leciti. Egli si impegnò a punire gli assassini del neoliberalismo, che lui stesso aveva lasciato liberi, e a ricostruire un’organizzazione sociale che gli permettesse di  controllare lo stato.

Perciò cominciò una vera e propria guerra mediatica contro i giornali, in particolare contro il gruppo Clarìn che si oppose fortemente al governo peronista di Nestor prima e Cristina Kirchner poi. Questo infatti comportò una polarizzazione dell’opinione pubblica che riteneva che il governo fosse o il migliore di sempre, influenzati dai Kirchner, o il peggiore mai avuto, influenzati dal Clarìn.

Inoltre cominciò parallelamente una progressiva svalutazione del Peso argentino, dovuta alla crescente circolazione di dollari americani che avveniva e avviene in tre modi:

  1. Ufficialmente attraverso le banche, dove un dollaro vale 9,32 pesos;
  2. Illegalmente attraverso le grotte, istituti di cambio illegali ubicati negli sportelli che prima erano di proprietà dello stato, ora costituiti da un lungo corridoio che porta in una stanza dove poter acquistare il dollaro blu, come loro lo definiscono, che vale 16 pesos;
  3. Attraverso i turisti che comprano denaro illegalmente per avere più soldi da spendere durante il loro soggiorno.

Perciò queste elezioni costituiscono una nuova speranza di rinascita e di legalità per l’Argentina e per tutta la popolazione che crede in un nuovo governo.

Gabriele Fabris, Liceo classico Vittorio Alfieri (Torino), Luca Iavarone, Liceo classico Ludovico Ariosto (Ferrara)