Questa mattina alle ore 10:00 si é svolta all’interno dell’Oratorio di San Filippo Neri una conferenza sulla grande potenzialità culturale della nostra Cittá. Torino deve sempre più rivestire un ruolo centrale in Italia per quanto riguarda la cultura e la letteratura, ma nonostante la ricchezza di eventi e iniziative non si riesce a coinvolgere maggiormente i cittadini. Prendendo come exemplum Barcellona, che ospita la più grande fiera del libro del mondo, Rocco Pinto ha proposto di instaurare un gemellaggio letterario con la città spagnola per capire come riesca a suscitare così tanto interesse e curiosità da vendere la folle cifra di un milione di libro in un solo giorno coinvolgendo migliaia di lettori.

Dalle parole di Andrea Bertelli, libraio, emerge l’energia che aleggia nelle librerie e nelle biblioteche, in cui ci invita ad andare per scoprire la varietà di proposte che vengono offerte e la potenzialità che si cela in ogni singolo libro.

“Il lettore va cresciuto e nutrito: questo ecosistema della lettura richiede dunque eventi di lunga durata e voglia di provare e tentare” così Vivarelli, professore di biblioteconomia all’Universitá di Torino, svela il suo desiderio per una nuova Torino, che dovrà migliorare nei suoi eventi cercando di creare un itinerario in grado di protrarsi per più mesi. Bisogna generare nuovo interesse nei lettori, ma soprattutto si deve mantenere accesso attraverso iniziative durature.

Il messaggio più incoraggiante però giunge dalla bocca di Paolo Messina, rappresentante delle Biblioteche Civiche Torinesi, che con le parole “Noi ci saremo” riassume quella passione e quel desiderio che animano molti cittadini e librai, pronti a mettersi in gioco per ampliare in tutta la rete metropolitana le iniziative e gli eventi, perché Torino é stata da sempre cardine della cultura e per esserlo ancora dovrá adattarsi ai tempi e allle nuove circostanze, ma senza dubbio Torino é già scesa in campo pronta a vincere questa nuova partita.

Mattia Sacchero, Claudia Bertaggia

Redazione Alfieri