Ecco i resoconti di due delle studentesse della 2a del Liceo Vittorio Alfieri dopo il primo incontro con Armando Massarenti, adottato dalla scuola  per l’edizione 2016 del progetto. In attesa del secondo incontro previsto per il 31 marzo.

 

Visioni di Francesca Romualdi

Liceo Alfieri, Torino, 4 marzo 2016. La classe 2^A al primo incontro del progetto promosso dal Salone del Libro “Adotta uno scrittore”, Armando Massarenti protagonista.
Nonostante il suo ruolo di direttore del Domenicale del Sole 24 Ore, Massarenti è molto irrequieto (forse timido?) e l’incontro inizia nell’agitazione generale: quella di noi studenti al cospetto di una figura tanto importante, quella del nostro ospite che, per la prima volta, viene “adottato” da una scuola.
Gli poniamo delle domande, sia di curiosità generale sia relative al suo libro “Istruzioni per rendersi felici”, alle quali risponde da vero filosofo, raccontandoci come e partendo da quali basi si è avvicinato a certe idee relative alla vita, ai sogni, alla felicità stessa.
Noi lo ascoltiamo e cerchiamo di seguire i suoi ragionamenti, che partono da lontano, lontanissimo, ripercorrendo la storia della filosofia passo per passo e, allo stesso tempo, dimostrandoci quanto concetti antichi abbiano influenzato la società moderna e siano tuttora pregnanti.
La filosofia è pratica, pragmatica, non si tratta solo di teorie o discorsi immensi senza un punto di arrivo.
La filosofia si studia, ma, soprattutto, si applica nella vita di tutti i giorni. Massarenti ci insegna a guardare la realtà da un differente punto di vista. Come se guardassimo dall’alto e vedessimo il mondo come un piccolo puntino, tutti gli uomini e le questioni umane come formichine che corrono sulla superficie del globo.
Avendo scelto di non seguire quello che dicono tutti, la convenzione, ciò che tutti prendono per vero, il giovane Massarenti si è speso molto per la sua formazione filosofica e, contrariamente a tutte le previsioni, è stata proprio questa la sua fortuna (insieme ad un grandissimo talento).
La capacità di guardare la realtà con occhi diversi, di conoscere le opinioni che hanno condiviso e ribattuto i “grandi” del passato, facilita la scelta di cosa, ad oggi, sia più importante, più travolgente, più interessante alla vista di chi, ogni domenica, esce di casa per andare a comprare il Domenicale.
Non è cosa semplice scegliere quali articoli mandare in stampa, soprattutto considerando il fatto che l’argomento non sia l’attualità, ma la cultura, nella sua più ampia definizione di conoscenza del mondo che ci circonda.
Massarenti ci ha fatto rendere conto del fatto che non esistono i “se” o i “ma”, che non ha senso seguire quello che dicono gli altri solo perché “se fai quell’università, non troverai mai lavoro”, ma come sia necessario avere la propria visione, per caratterizzare la propria carriera, la propria vita, i lettori.
Visione. E’ questa la parola chiave del Salone del Libro 2016, che si aprirà a maggio.
Cosa pensate se dico “visione”?

Tutti voi risponderete in modo differente, esattamente come abbiamo fatto noi alla fine dell’incontro, quando due ragazzi del Salone ci hanno posto la stessa questione.
Forse è proprio questo l’obiettivo del Salone di quest’anno, dimostrarci quanto varia possa essere la nostra concezione di una parola.
Non è anche questa una visione? Noi continueremo a pensarci, ma fatelo anche voi, fino alla prossima puntata.
Il 31 marzo con la 2^A all’Alfieri, con me qui, a raccontarvi la continuazione.

Francesca Romualdi, Liceo Classico Vittorio Torino

 

Visioni di Francesca Sorice

Venerdì 4 marzo, Armando Massarenti, direttore del Domenicale del Sole 24 Ore, ha tenuto il primo incontro con la 2°A del Liceo classico V.Alfieri. La classe, infatti, ha avuto questa possibilità grazie al progetto “Adotta uno scrittore”, che porta uomini e donne di lustro tra i banchi scolastici. Stimola e influenza giovani ragazzi, apre loro gli occhi e fa conoscere strade che non avrebbero considerato. Massarenti, infatti, in questo primo incontro, ha portato il suo libro “Istruzioni per rendersi felici”. Ci tiene a specificare: “Non è un manuale” . E’ piuttosto un percorso a ritroso nella storia della filosofia per scoprire che già secoli fa avevano compreso l’accezione del termine nel suo significato più recondito. Questo però non determina un minimo comune denominatore della felicità, ma la dimostrazione che alla base di essa c’è la conoscenza, poiché l’ignoranza costituisce un limite naturale all’essere felici.

Ripercorrendo le trame della sua vita, Massarenti ci ha dimostrato come sia possibile studiare ciò che piace e nonostante ciò avere una carriera, contraddicendo totalmente la teoria ormai comune del cercare lavoro la dove c’è mercato. La dimostrazione evidente: i suoi studi. Armando Massarenti ha deciso di intraprendere il percorso universitario della filosofia, la sua passione, con la consapevolezza che dedicarsi a ciò che si ama porterà sempre a dei risultati. In questo modo ci stimola ad indagare, a non accontentarci di ciò che già sappiamo per sperare in un futuro che rispecchi i nostri desideri. Verso la fine dell’incontro la referente del progetto e dei collaboratori del Salone del libro, ci hanno annunciato il tema del SalTo2016: “Visioni”. Ognuno di noi ha dato una sua interpretazione del tema ed è risultato evidente come si possano avere svariati punti di vista su di esso.

Ora non ci resta che aspettare il prossimo incontro, giovedì 31 marzo , pronti ad essere nuovamente contaminati dalle sue filosofiche visioni.

Francesca Sorice, Liceo Vittorio Alfieri, Torino