L’istituto Cravetta Marconi si trova a poca distanza dalla stazione di Savigliano il che permette una piacevole passeggiata, solos pochi minuti, sotto gli alberi del viale. La professoressa Cosentino è una signora molto gentile, la sua simpatia e il suo entusiasmo sono stati coinvolgenti.
Ai tre incontri che abbiamo avuto hanno partecipato gli studenti di diverse classi, con differenti indirizzi di studio, cosa che ha dato la possibilità di differenziare gli incontri in maniera interessante e più piacevole da seguire.
Nel primo incontro, com’è naturale, ho parlato della mia storia di autore, delle mie esperienze passando dai romanzi alla loro costruzione e all’evoluzione della scrittura, libro dopo libro. In particolare il romanzo Più sporco della neve, quello che gli studenti stavano leggendo, è stato raccontato nella sua essenza, parlando dei luoghi, dei personaggi e di come reinventare la realtà possa renderla ancora più vivida e incisiva. Abbiamo rimandato all’ultimo incontro, in attesa che finissero di leggerlo, gli approfondimenti da parte loro. Si è molto parlato della lettura, della sua importanza nella vita di un individuo e di ciò che può dare in termini di conoscenza, apertura mentale, ma anche di divertimento ed evasione. Il tempo è volato alla velocità del suono, spesso interrotto da domande, cosa piacevole e interessante, che non si dà mai per scontata.
Il secondo incontro volevo che fosse divertente e coinvolgente. Le parole non bastavano più e ci volevano le immagini. Ho preparato una storia del romanzo poliziesco, o giallo, dalle sue origini ai giorni nostri con una quarantina di slides che mostravano opere e autori, che sono state proiettate sulla Lim, tramite computer. La lezione partiva dal romanzo di Poe, Gli assassini della rue Morgue, universalmente conosciuto come il capostipite del poliziesco, e percorreva tutta la storia del romanzo di genere fino ai giorni nostri, evidenziando generi e differenze. Abbiamo terminato con una panoramica del romanzo giallo in Italia, parlando degli autori contemporanei delle loro differenze e della vivacità che questo genere letterario ha ancora oggi nel nostro paese.
Alcuni degli studenti avevano un corso di studio con indirizzo grafico, quindi, d’accordo con la professoressa Cosentino ed essendo quello il mio vero lavoro negli ultimi trent’anni, ho raccontato agli studenti come nascono le copertine dei libri e, soprattutto, come si possono promuovere i romanzi alla loro uscita creando una serie di immagini che inducano curiosità nel lettore, annunciandone la prossima presenza in libreria del volume, ma senza dire troppo sul contenuto. Anche qui, c’è stata una proiezione Lim dei documenti che io avevo archiviato e che hanno suscitato l’interesse e il divertimento dei ragazzi. Il terzo incontro è poi proseguito con una discussione sul mio romanzo, che molti di loro avevano finito, con diverse domande sui processi che portano alla pubblicazione di un libro (gioie e dolori) e, per finire, con la firma delle copie.
Come sempre avviene negli incontri con le scuole, quello che si scatena da parte mia è un entusiasmo incontenibile nel cercare di condividere le mie esperienze, la mia passione e, soprattutto, la speranza che tre incontri come questi abbiano fatto venire voglia a qualcuno di loro di prendere in mano un libro e provare ad avventurarsi in un mondo diverso, fatto di storie, di emozioni e di curiosità.
Conoscere persone come la professoressa Cosentino è sempre un vero piacere. Venire coinvolti dal loro entusiasmo e comprendere lo sforzo di dare a questi ragazzi qualcosa di più, mettendosi in gioco assieme a loro, e un’esperienza molto gratificante.
Enrico Pandiani
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