Il simbolo del Salone del Libro di Torino 2016 è il Terzo Paradiso, opera ideata dall’artista Michelangelo Pistoletto. La composizione è situata al centro del Bookstock Village ed è formata da 10000 libri salvati dal macero dalla cooperativa sociale Arcobaleno, che crede nell’importanza culturale dei libri e li ritiene un’eredità da conservare e non dimenticare.
Durante l’incontro delle 14.30 nella Sala Azzurra è stato discusso il significato del Terzo Paradiso con il diretto intervento dell’artista, di Giovanna Milella e di Anna Pironti. Il simbolo rappresenta in ambito filosofico la creazione, mentre in ambito tecnico, raffigura l’unione di due cerchi contrapposti che trovano equilibrio in quello centrale; come la tesi e l’antitesi che trovano insieme la sintesi oppure come idrogeno e ossigeno, due opposti, che uniti diventano acqua.
Inoltre Pistoletto con questo simbolo, ormai universale, ha l’obiettivo di rappresentare l’unione del primo Eden, quello in cui l’uomo si trovava quasi totalmente integrato nella natura, con il secondo, ovvero quello artificiale, creatosi con il tempo tramite l’intervento della scienza e della tecnologia.
Quest’ultima crea un equilibrio con la primitività, in modo che nasca l’umanità: una congruenza tra male e bene.
“Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo passaggio epocale”.
L’incontro si è concluso con la presentazione del libro “Opere di Pistoletto”, scritto da Massimo Melotti in collaborazione con l’artista stesso.
Anna Pironti ha, infine, ricordato che lunedì 16 maggio alle ore 18 avrà luogo il “Dono del Paradiso”, in cui, dopo la demolizione del simbolo, ad ogni presente verrà distribuito un libro da conservare come ricordo di questa esperienza e per ricordare che un libro è per sempre.
Sara Radegonda e Jessica Santarossa, 4H, Liceo M. Grigoletti
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