La dislessia è un disturbo molto particolare, diventato recentemente soggetto dell’editoria: oltre ad apportare difficoltà significative, è “invisibile” agli occhi della società. Nel libro di L. M. Hunt, Un Pesce Sull’Albero, la protagonista si rende conto della sua dislessia solo nel momento in cui incontra un professore abbastanza bravo da aprirsi alla sua malattia ed a dialogare con lei. Questo purtroppo è un fenomeno fin troppo diffuso nelle nostre scuole, ma non possiamo aspettare l’arrivo dell’insegnante perfetto per capire che spesso ci sono bambini che sono affetti da questa malattia.

Tre anni fa esatti, Henry Winkler, attore di culto portato alla ribalta nel ruolo di Fonzie nella sitcom Happy Days, ora scrittore per ragazzi, scrive libri che hanno come protagonista un ragazzo dislessico, proprio come lo stesso Winkler, e racconta di come riesca a superare le proprie difficoltà grazie alla sua simpatia ed al suo ingegno, dando così un ritratto positivo della dislessia. Hunt, con il suo libro, mira invece a raggiungere un target più adulto ma senza rinunciare all’intrattenimento di una storia a lieto fine.

Il 3% della popolazione Italiana è affetta da DSA, che non cambiano solo la vita in età scolastica, ma creano disagi anche agli adulti. La Fondazione TIM si è prefissata come obiettivo quello di combattere l’omertà che circonda l’argomento, creando una rete che collega editori, scuole, famiglie e insegnanti. Mettere in evidenza quali siano veramente i nodi su cui concentrarsi diventa il primo passo verso una migliore integrazione degli individui affetti: diagnosi precoce fondamentale, screening previsto dai 6 ai 36 mesi, attenzione rivolta a non far sembrare mai lo studente “stupido” o inferiore e scatenare così anche forti insicurezze in lui.

Gli editori giocano un grande ruolo nell’impossibilità da parte dei ragazzi dislessici di affrontare piccoli problemi quotidiani, come la lettura di un libro; la casa editrice Uovonero, grazie a piccoli accorgimenti, quali la scelta di un font “amico” e di una carta spessa e di colore avorio, pubblica libri ad alta leggibilità; questi accorgimenti sono adottati da poche case, non incentivando ragazzi che hanno già difficoltà nel leggere, a godersi il piacere di un bel libro.

Dal 2012, sono stati apportati grandi miglioramenti nelle scuole, come audiolibri ed ebook, ma la strada “dall’impossibile al possibile”, così come Hunt conclude il suo libro, è ancora lunga ma accessibile ogni giorno un po’ di più.

Lucrezia Landi, Laura Liuzzi e Chiara Tarulli,

Liceo Alfieri