“Ciao, io sono Andrea!”
Così si è presentato Andrea Vico, che ha scritto il libro “L’incredibile viaggio di una buccia di banana” (EDT Giralangolo), all’ inizio dell’incontro di oggi. Ospite era un gruppo decisamente vivace di bambini delle elementari. Ma il nostro autore è stato davvero bravo ad intrattenerli: ha attirato l’attenzione dei bambini parlando di riciclo e di rifiuti con una grande leggerezza, quasi stesse giocando.
“Noi spesso non sappiamo nemmeno perché facciamo la raccolta differenziata dei rifiuti, anzi, a volte, non sappiamo nemmeno di che cosa sono fatte le cose che buttiamo nella spazzatura. Ma io oggi sono qui per insegnarvi a riciclare“. Così ha spiegato Andrea ai bambini incuriositi, passando tra di loro con un cestino della spazzatura e invitandoli a pescare un rifiuto ciascuno. “Non preoccupatevi questa non è spazzatura sporca“. Ha detto infine per rassicurare quelli che lo guardavano con un certo stupore. Così, tra una risata e un’altra, Andrea ha spiegato ai bambini di quale materiale erano fatti i vari tipi di rifiuti e in quale cestino della raccolta differenziata dovevano buttarli.
“Questo incontro, fondamentalmente di gioco e scienza, è importante per i bambini che così, ridendo e scherzando, imparano il rispetto per l’ ambiente e soprattutto imparano a conoscere ciò che li circonda“. Questo era lo scopo fondamentale del suo gioco della mappa. Grazie a una grande mappa stesa per terra, attorno alla quale si sono seduti in cerchio per ascoltare Andrea, tutti potevano imparare e capire come selezionare i rifiuti ed il loro lungo viaggio, dalle nostre case fino alla discarica o all’inceneritore, fino poi ad arrivare agli oggetti riciclati. “Riciclo vuol dire dare una nuova vita a qualcosa che è diventato inutile per noi. È come dare un’altra chance a una cosa che era troppo vecchia rinnovandola. Inoltre dovremmo cercare di smettere di usare la parola ‘rifiuto’ per ciò che buttiamo, perché buona parte di queste cose potrebbe essere riciclato. Come la nostra buccia di banana: quando avete finito di mangiare il frutto buttate la buccia nel cestino dell’organico. Quando passano poi i camioncini dei rifiuti portano l’umido alla discarica dove viene riciclato e poi trasformato in concime per le piante. Quindi la nostra buccia di banana alla fine farà crescere i vostri fiori“.
Parla così Andrea ai bambini, che piano piano iniziano a posizionare i vari rifiuti pescati dal cestino nei punti giusti della mappa che ha dei percorsi che si collegano l’uno con l’altro, formando una sorta di ciclo continuo a simboleggiare appunto il riciclo.
Infine Andrea ha concluso l’incontro parlando dei rifiuti difficili da smaltire come gli apparecchi elettronici rotti, le batterie scariche e le lampadine. “Non tutti i rifiuti purtroppo si riescono a riciclare o a compostare. Soprattutto se molti di questi non vengono smaltiti nelle apposite discariche, ma abbandonati nell’ambiente, come purtroppo spesso accade. Il nostro è un paese bellissimo e non si dovrebbe sciuparlo abbandonando immondizia in paesaggi tanto belli o addirittura inquinando terreni o acque potabili. Perciò ragazzi imparate: l’ambiente va rispettato!”
Emanuela Infante, tutor Fuorilegge
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