Oggi, venerdì 13 maggio, alla Scuola Holden lo scrittore Paolo di Paolo ha tenuto una breve lezione di scrittura.
La conferenza è iniziata  con una panoramica sui suoi  libri che lo hanno portano al successo come “Dove eravate tutti”, “Mandami tanta vita” e “Racconto la notte di quando sono nato”.
Si è soffermato soprattutto sulla descrizione del suo ultimo romanzo “Una storia quasi solo d’amore” che racconta di una storia d’amore, appunto, contemporanea.
Paolo di Paolo ha  spiegato come  tre esperienze da lui vissute, e che lo hanno colpito molto, sono state di ispirazione per il romanzo.
Il primo evento si è svolto a Roma, in una chiesa.
Mentre stava riposando e ammirando l’interno dell’edificio, ha intravisto una ragazza molto affascinante entrare e pregare per pochi minuti, per poi andarsene.
La seconda esperienza ha come location  un teatro.
Qui ha  trovato un volantino di un corso di recitazione per la terza età di cui ha chiesto, senza successo, informazioni per scriverne un articolo.
Il terzo episodio è  avvennuto a Londra dove, per strada, ha incontrato un ragazzo vestito con un costume dell’antica Grecia che ha poi scoperto essere un italiano.
Queste esperienze sembrano comuni, quasi banali, e possono essere vissute da chiunque.
Invece l’autore è stato ispirato da queste semplici immagini, tanto da utilizzarle per scrivere un romanzo:  la storia d’amore tra Nino e Teresa.
Personaggi tra loro molto diversi.
Nino è un ventenne pigro, egocentrico che fa il docente in un corso di recitazione per anziani.
Teresa è una trentenne imprevedibile, distratta e sempre energica che nasconde un segreto.
Il lettore potrebbe pensare, leggendo la trama, che si tratti di una storia prevedibile da romanzo rosa.
Mentre  questo scrittore –  grazie alla sua bravura  – è  riuscito ad uscire dai classici schemi e creare una storia semplice, ma articolata e unica con intrecci, pensieri ed emozioni.
Come ha detto oggi “Potete scrivere un grande libro anche raccontando la più classica delle storie, quella d’amore, purchè lo facciate bene, e in un modo che sia solo vostro”.

Matilde Manca

Liceo Scientifico Niccolò Copernico