“Passo d’uomo”: questo sembra essere la perfetta velocità che ci spinge a non fermarci mai, o almeno questo è il pensiero di Francesco De Gregori, artista fra i più importanti della scena musicale italiana che così ha intitolato il libro nel quale, per la prima volta, si racconta attraverso una serie di conversazioni condotte dal giornalista Antonio Gnoli. Affollatissima la Sala Gialla del Salone Internazionale del Libro dove le due personalità hanno tenuto una breve conferenza.
Lo scritto si apre e si chiude con due storie molto personali della vita del cantautore, che però non ostentano una ricerca di organicità, al contrario si riscontra spesso un senso di spiazzamento benefico davanti alla libertà e alla profondità stilistica e ideale che si distanziano molto dall’immaginario comune dell’ ermeticità e riservatezza di De Gregori.
Nel suo libro l’artista dialoga cordialmente di temi dei quali oggi non si è più propensi a parlare e a confrontarsi.Tanti infatti gli argomenti trattati dalla politica, alle vicende famigliari, tra le quali spicca la drammatica uccisione dell’omonimo zio partigiano, a temi più leggeri e frivoli come la sua passione per i libri che sono per l’autore fonte di grande arricchimento personale: tutto ciò sembra aver avuto un’importante funzione liberatoria.
Gabriele Ferro, Valentina Gallo
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.