All’incontro svoltosi nell’Arena Bookstock, il rinomato webartist Zerocalcare ha presentato la raccolta Kobane calling, nel quale viene narrata la sua esperienza come Ravoja in Kurdistan. Scrivere a fumetti un’esperienza così ardua ha significato per l’autore un compito non da poco conto, a ciò si è aggiunta la difficoltà di parlare di fatti che, grazie al nuovo mondo composto da mass media, vengono presentati quotidianamente, per cui la possibilità di essere scontati aumenta sempre più. Inoltre, il timore che la storia sia composta unicamente da flashback senza avere una tematica principale risuona frequentemente nelle parole dell’autore, il quale, tornato dal viaggio, non fa che preoccuparsene.
Trattare di eventi cruenti come la questione curda, implica l’impegno dello scrittore nel ricercare e spiegare in modo mirato gli antefatti e i precedenti. Ha dovuto rimaneggiare tutto, così da ottenere un grande climax nella narrazione.
L’unicità del fumettista consiste nella creazione di storie a cui si sente legato grazie ad una partecipazione in prima persona degli eventi. Nonostante gli siano state fatte offerte per occuparsi di altre problematiche, per quanto possano essere interessanti, rifiuta costantemente restando coerente con le sue idee: per questa ragione non si definisce un reporter.
Qualora se ne presentasse l’occasione, Zerocalcare potrebbe affrontare molte altre tematiche, ma il Kurdistan non è stato solo un viaggio di piacere, bensì un modo per crescere e migliorarsi anche come artista che, grazie ai suoi fumetti, spera di lasciare un segno importante nei cuori di chi lo segue.
Giorgia Masaniello, Laura Liuzzi
Liceo classico Vittorio Alfieri
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