Oggi c’è silenzio nel cortile della scuola popolare di musica a Porta Palazzo. La calma prima della tempesta.

Comincia a sentirsi il suono di un tamburo, poi due, accompagnati da una miriade di trombe e stumenti a fiato. La musica si fa più forte: ma da dove arriva?  da dietro al palco? No. Viene dalle nostre spalle, e ci travolge con una forza e allegria tipici di un solo genere musicale: il funk. Inizia così lo spettacolo presentato dai ragazzi della Scuola Popolare di Musica a cura di Associazione Sfera.

Da un genere musicale ampio come il funk, intorno agli anni ’70, ne è nato un altro: il rap. Proprio con questo, tra una rima e l’altra, ci vengono introdotti temi sociali importanti quali la frenetica vita moderna, il distacco dal mondo reale a causa della diffusione della tecnologia e la protesta contro gli obsoleti dogmi della chiesa; per poi passare, col duo dei ”Wireless Puppetz”, alla rivisitazione in chiave hip-hop della favola della cicale e della formica, della storia del mondo (dalla prima particella fino ai giorni nostri) e dei problemi che tutti, andando a scuola, hanno avuto con la matematica.

L’evento si conclude col botto, riportando sul palco la banda al completo e facendoci riassaggiare quel dolce suono di una volta che sa di funk, senza però abbandonare il moderno free style dei rapper.

 

Alessandro Gallo, Liceo scientifico “N. Copernico”.