Luigi Boille, pordenonese di nascita, non aveva mai esposto in città, ma, a un anno dalla sua morte, Pordenone ha voluto rendergli omaggio con una mostra nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato, all’interno del parco Galvani.
L’artista, esponente del movimento informale europeo, è stato uno dei primi artisti del secondo Dopoguerra a sentire il bisogno di andare oltre i confini, trasferendosi a Parigi.
La sua poetica predilige inizialmente la materia e il colore e da essi, solo in seguito, nascerà il segno, elemento caratteristico di Boille. Nelle proprie opere il pittore vuole unire l’immagine alla parola, creando un tratto armonioso e musicale, non caotico bensì rigoroso. Le sue opere sono il risultato della fusione tra il mondo libero delle passioni e il rigore derivato dalla sua precedente professione di architetto.
Tutto ciò rende il segno di Boille, per quanto trasformato e maturato negli anni, unico e inconfondibile.
Sara Radegonda, Margherita Mautino
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