Oggi, 15 settembre 2016, alle ore 19.00, nello spazio ITASincontra in piazza della Motta, ha avuto luogo l’incontro di cui è stato ospite lo scozzese Irvine Welsh. L’acclamato autore ha presentato il suo nuovo libro &Un artista del coltello& che ricorda in parte la trama del suo celebre libro “Trainspotting”, in quanto ruota intorno a Franco Begbie, sociopatico e iperviolento. Vive con la giovane e ricca moglie Melanie e le sue due figlie in California, ma ha in realtà un lato oscuro e nascosto. La sua infanzia e adolescenza sono segnate dalla dislessia che, non essendo stata curata, si è trasformata in rabbia repressa e violenza. Dopo essere stato anche in carcere si trova di fronte ad un mondo nuovo, un mondo in realtà cambiato. Welsh, infatti, afferma che le città, differentemente dal passato, hanno ormai una finalità economica e non più culturale.
Lo scrittore cerca di rendere il proprio personaggio fisico e reale, immedesimandosi in lui, ma non esprimendo giudizi. Pur prediligendo la scrittura in prima persona in tutto il romanzo utilizza la terza, in quanto, per creare un senso di suspance, non permette al lettore di entrare direttamente nella testa di Begbie. La musica, elemento molto presente nei libri dell’autore, viene utilizzata, in quanto capace di calmare l’anima, per definire la personalità del protagonista.
La forza dei romanzi di Welsh sta anche nello slang con cui parlano i suoi personaggi, totalmente diverso dalla lingua che comunemente lui stesso parla. Luca Crovi chiede infatti all’autore di leggere e recitare al pubblico un pezzo tra Begbie e la sua ex moglie.
Begbie, protagonista dal carattere violento e rabbioso , alla fine riesce a controllare questo suo sentimento trovando la soluzione nella meditazione. Il cambiamento del personaggio, che trova la redenzione nell’amore e nell’arte, è simbolico, poichè rappresenta la possibilità che ognuno di noi ha di cambiare. Inoltre Welsh sostiene che in ciascuna persona esiste un’energia che, se non trova sfogo, diventa distruttiva, o, addirittura, autodistruttiva.
La particolarità dell’autore consiste nel far capire al lettore la vera interiorità del protagonista, dando un senso alla sua storia e facendo visualizzare il suo passato pieno di avversità, che non rappresentano un ostacolo troppo grande da superare.
Jessica Santarossa, Vittoria Hary
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