Sos bilancio negativo se me chiamano straniero nel posto dove vivo.
Sos pronto all’esecuzione se mi fanno senti’ straniero nella mia nazione.
[Amir]
L’Italia è un paese razzista? È con questa domanda che Stefania Mascetti, giornalista di Internazionale, da inizio all’incontro intitolato “Razzismo”. Igiaba Scego, scrittrice e collaboratrice di Internazionale, apre il dialogo affermando che c’è un problema burocratico alla base di tutto. Questo problema ha un nome: Razzismo costituzionale. Secondo Igiaba in Italia non ci sono leggi che tutelano i ragazzi stranieri, che già da minorenni devono dimostrare la loro “italianità”; il Senato sicuramente non li aiuta: la legge che dovrebbe facilitare la loro permanenza è bloccata da 6000 emendamenti da parte della Lega Nord.
La stampa nei confronti di questo argomento ha una grande responsabilità, più di una volta hanno fatto rifermento a “Occhio ai Media”, un gruppo di giovani che si occupa di cercare nei giornali ciò che risulta razzista. Parlare di razzismo è spesso difficile, si rischia infatti di cadere nel banale o di usare parole inappropriate in quel contesto (un errore molto comune è pensare che tutti gli immigrati siano clandestini), secondo Igiaba “il razzismo passa per la non conoscenza, per questo una buona stampa può far bene”. Nonostante tutto, un buon giornalismo può sempre essere preso di mira, ne è esempio la scrittrice di origini somale che nei suoi articoli viene spesso criticata non per il contenuto dell’articolo, ma per le sue due caratteristiche più evidenti: l’essere nera e donna. Per “giustificare” questi commenti molto scomodi fa riferimento al libro di Ta-Nehisi Coates “Between the world and me” dove si evince che“I neri più di altri sono ancora considerati come corpo e non come mente”.
Dopo aver parlato dei social media come arma a doppio taglio, conclude lasciandoci uno spunto di riflessione: “Forse il nostro Paese dovrebbe essere il meno razzista dopo tutto quello che ha passato”.
Alessandra Cordiano (Liceo Alfieri Torino)
Virginia Ferrari (Liceo Ariosto Ferrara)
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