Oggi, in occasione della decima edizione del Festival di Internazionale di Ferrara, si è tenuta, presso la corte interna del castello Estense, la conferenza presentata da Anna Maria Giordano, “il giro del mondo in cinque storie”.

Cinque autori, cinque storie, un solo tema: il viaggio.
Il primo paese presentatoci da Elizabeth Pisani è l’Indonesia, che viene da lei stessa definito come un “fidanzato”, che nonostante tutte le avversità, mantiene il suo fascino. Questo, infatti, è un paese bello e ricco di cultura, tollerante grazie alla moltitudine di gruppi etnici presenti.
La scrittrice ci racconta il paese attraverso i numeri: si tratta del quarto stato più popoloso al mondo, ed è a causa dei numerosi abitanti del luogo che esso è anche uno dei più poveri, basti pensare che sono 80 milioni gli indonesiani presenti su social media, mentre 90 milioni non hanno l’elettricità e vivono con meno di due dollari al giorno. Per questo, nel paese, la diversità è all’ordine del giorno.

Il secondo viaggio è raccontato da Marco Mancassola, scrittore italiano, trasferitosi a Londra.
La capitale britannica attrae ogni anno sempre più giovani che sono affascinati dal dinamismo della città, in continuo movimento. Infatti l’età media, rispetto agli anni passati, è diminuita raggiungendo quella di 32 anni, perchè i giovani preferiscono trascorrere brevi periodi anziché passare il resto della loro vita a Londra.

E’ poi il turno di Ali Smith, scrittrice scozzese, che grazie ad un immagine trovata su internet si è innamorata della città di Ferrara. Essa rappresenta un affresco presente nel palazzo Schifanoia, dipinto da Francesco del Cossa. Ha quindi deciso di raccontare nel suo libro la storia di Ferrara, paragonandola ad un affresco, opera che presenta due storie, una in superficie e una celata dietro di essa. A. Smith presenta la doppia faccia della città che è caratterizzata da traccie di passato e di presente.

Rimaniamo in italia con Roberto Valencia scrittore de “Il Faro” che vuole sensibilizzarci sul tema della violenza collegandosi direttamente alle “maras”, gruppi criminali nati a Los Angeles, presenti soprattutto in Salvador, paese con il maggior tasso di criminalità. La principale città di cui viene trattato è Milano, in cui le gang, negli ultimi anni,hanno preso diversi territori e praticano la violenza. Il giornalista precisa che si tratta di fenomeni diversi, ma che bisogna trovare un modo per mettere fine alla malavita.

L’ultimo ospite a prendere parola è Flaviano Bianchini, ambientalista e attivista. La sua storia ha luogo in America Centrale, al confine tra gli Stati Uniti ed il Messico. Egli avendo bisogno di vivere ogni esperienza sulla propria pelle ha deciso di affrontare la traversata insieme ad alcuni abitanti del luogo per poter comprendere e così documentare meglio la difficile situazione in cui vivono ogni giorno.

Anna Civalleri, Liceo Classico V.Alfieri
Claudia Felloni, Liceo Classico L.Ariosto