Sulla trentesima edizione del salone del libro ci sono grandi aspettative, manca davvero poco alla riconferma di un evento che è atteso in tutta Italia. Quest’anno però sarà diverso, riconfermarsi non è il termine adatto, infatti il salone è pronto a stupire. Nonostante le voci sullo spostamento a Milano il salone si evolve per rendere omaggio alla sua Torino per cui, come tutti sappiamo, prova un grande senso di appartenenza. Tra poche settimane il salone del libro dimostrerà un fatto di per sé paradossale, ma in realtà scontato per tutti coloro che seguono da tempo questo evento: più il salone invecchia, più ringiovanisce. Per questo si può davvero parlare di “rifiorire” coi trent’anni, perché grazie a Nicola Lagioia con i quattordici consulenti del Salone e allo staff della Fondazione per il Libro, in questa trentesima edizione il salone si evolve sia dal punto di vista degli spazi fisici e degli orari, sia per quanto riguarda l’ambito culturale ed i suoi protagonisti, infatti, il programma sarà ricchissimo ed entusiasmante. Le sezioni tematiche saranno anche quest’anno numerose e sono caratterizzate tutte da un unico filo conduttore, che è il tema ed il titolo di questo salone: “oltre il confine”. Ogni sezione sarà dedicata ad un argomento unico nel suo genere e inoltre si potranno svolgere e seguire varie attività all’interno di esse: una di queste è “another side of America” che ci porta alla scoperta del paese a stelle e strisce; “solo noi stesse” invece è un progetto per incontrare donne che stanno avendo un ruolo importante come cittadine del mondo; oppure ci si può far prendere dalla curiosità per i reading di “festa mobile”; per guardare al futuro saranno presenti sezioni come “l’età ibrida” o “il futuro non crolla”, anche se il secondo è dedicato alle persone che hanno vissuto il terremoto, mentre il primo tratta del futuro più in generale; negli spazi dedicati a “gastronomica” si potrà spaziare nel mondo del cibo e del suo vero valore; per confrontarsi con grandi maestri nell’arte e nell’illustrazione sarà presente “match. Arte vs letteratura”; mentre “romanzi impossibili” permetterà di esplorare la letteratura di frontiera; “superfestival”, intanto, unirà settantuno festival culturali italiani; mentre “music’n books” sarà adatto a chi si vuol lasciare trasportare dalla musica; al contrario ne “l’isola del silenzio” si potrà avere la massima quiete; il “bookstock village” invece è una sezione già presente negli anni passati dedicata ai ragazzi; ma la caratteristica che rende il salone interessante, intrigante ed unico è che tutte queste sezioni si trovano in un ambiente dove si possono incontrare importanti autori, seguire conferenze di grandi personaggi, ascoltare mille e più lingue ed esplorare culture internazionali. In più quest’anno si potrà seguire l’evento anche al di fuori del Lingotto fiere grazie al programma del salone off, che comprende oltre 150 luoghi, nel territorio provinciale e regionale, coinvolti ognuno a suo modo. Insomma, ci aspetta una grande edizione del salone del libro, che per i suoi trent’anni offrirà una settimana piena di emozioni al suo pubblico, che per un evento ed una città così, quaranta minuti di treno in più se li fa scivolare addosso.

Marco Bulgarelli, Andrea Cataldi, Cristina Marostica Redazione Liceo Alfieri Torino