Ci troviamo al Salone del Libro, BookStock Village, padiglione 5. Davanti a noi un acquario dai mille colori incorniciato dai pensieri delle artiste che incontreremo all’interno. Ci accoglie una citazione della più grande artista e collezionista di sempre, Peggy Guggenheim: “I miei quadri, le mie sculture mi accompagnano. Ognuno è parte di una storia”. Nulla di più appropriato per definire il tema principale della mostra: rappresentare storie di vita reale attraverso le immagini e i libri. Nonostante sia solo l’inizio, introduce e al contempo racchiude tutta la mostra che proseguirà con le rappresentazioni di altre quattro artiste, tutte donne ed un unico uomo che chiuderà il tutto: Bruce Ingman che racconta la storia dell’illustre Henry Tate. Tra immagini e citazioni, una luminosa sala in cui scorrono file di libri di ogni lingua e nazionalità e ricchi di immagini: scrittori inglesi come Keith Haring, francesi come Linda Lodding, spagnoli come Javier Castàn, ma anche russi, polacchi, coreani ed un solo italiano. Insomma, sono toccati davvero tutti i confini del
mondo. Proprio così ci racconta l’ideatrice e curatrice del progetto Grazia Gotti, co-fondatrice della libreria per ragazzi Giannino Stoppani e dell’Accademia Drosselmeier. Sebbene sia una mostra contemporanea, racchiude racconti di tutte le epoche, come quello ottocentesco di Mary Cassatt illustrato dalle immagini di Gabi Swiatkowska, la quale sarà presente qui al Salone domenica 22 maggio insieme alle altre artiste, Emma Lewis e Fatinha Ramos. Vi starete chiedendo perché “Children” (bambini): tutto è affidato all’ultimo artista, che in maniera semplice ha il compito di introdurre i vostri bambini alle dimore per eccellenza della cultura e dell’arte, i musei. Vi è un evidente contrasto fra quanto trasmesso dai libri che i bambini sfogliano ingenuamente ed il significato nettamente più profondo che emerge tramite i quadri. Inoltre, in maniera implicita, si è automaticamente spinti alla scoperta di musei importanti in tutto il mondo, come la Tate Gallery di Londra, o di mostre internazionali come quella alla Fondazione Gualandi di Bologna e a riscoprire tutta la bellezza e la profondità dell’arte in modo semplice e chiaro anche e soprattutto per i più piccoli.
Caterina Mazza, Cristina Marostica
Liceo classico Vittorio Alfieri
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