Ultimo incontro a Cisterna d’Asti. Per la terza volta mi avventuro lungo quella stradina stretta stretta che corre per cinque chilometri tra i boschi, prima di raggiungere il paesino. Ultimo incontro, e per me il più atteso, perché i bambini di terza, quarta e quinta hanno finalmente letto il mio libro, Spia, e non vedo l’ora di sentire le loro impressioni. Lo scatolone con le copie del libro era arrivato da un bel po’, ma le insegnanti lo avevano tenuto in cassaforte fino a metà aprile. Quando lo hanno ricevuto, i bambini hanno fatto una foto tutti insieme e me l’hanno mandata: bellissimo vederli sorridenti mentre tengono in alto ventisette piccoli rettangoli un po’ arancioni e un po’ verdi, perché Spia ha avuto due edizioni e due vesti. Il martedì dell’incontro i bambini hanno un sacco di cose da dirmi: cosa è piaciuto loro, e cosa non è piaciuto; se si sono immedesimati nella bulletta Marta, nella vittima (non così vittima) Riccardo oppure in Claudia, l’amica troppo chiacchierona. E poi, naturalmente, una cascata di domande su come nascono una storia e un libro. Alla fine del pomeriggio abbiamo fatto un’ultima foto: i bambini, i libri, e questa volta anch’io in mezzo a loro. Una foto ricordo che rimane, ma le loro facce e le loro voci me le porto nel cuore.
Mara Dompè
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